VALUTAZIONE DELL’ESPOSIZIONE A RADIAZIONI OTTICHE DI ORIGINE ARTIFICIALE
SORGENTI INCOERENTI | SORGENTI LASER | |
IR | • Riscaldatori radianti • Forni di fusione metalli e vetro • Cementerie • Lampade per riscaldamento a incandescenza • Dispositivi militari per la visione notturna | • Applicazioni mediche e mediche per uso estetico • Applicazioni per solo uso estetico (depilazione) • Telecomunicazioni, informatica • Lavorazioni di materiali (taglio, saldatura, marcatura e incisione) • Metrologia e misure • Applicazioni nei laboratori di ricerca • Beni di consumo (lettori CD e “bar code”) e intrattenimento (laser per discoteche e concerti) |
VISIBILE | • Sorgenti di illuminazione artificiale (lampade ad alogenuri metallici, al mercurio) • Lampade per uso medico (fototerapia neonatale e dermatologica) / estetico • Luce pulsata —TPL (Intense Pulsed Light) | |
UV | • Sterilizzazione • Essiccazione inchiostri, vernici • Fotoincisione • Controlli difetti di fabbricazione • Lampade per uso medico (es.: fototerapia dermatologica) e/o estetico (abbronzatura) e/o di laboratorio • Luce pulsata —TPL |
Il datore di lavoro deve effettuare una valutazione dei rischi da esposizione a radiazioni ottiche di origine artificiale basata su livelli successivi e supplementari di approfondimento e di quantificazione/stima:
1. conoscenza delle possibili sorgenti di rischio: anagrafica e requisiti tecnici delle apparecchiature impiegate forniti dal fabbricante;
2. valutazione delle modalità espositive: in particolare devono essere individuate le tipologie di sorgenti, le modalità di impiego ed i luoghi in cui sono operanti, acquisendo, i “layout” o le planimetrie dove sono installate le sorgenti. Per potere valutare i lavoratori a rischio e la loro effettiva esposizione è importante acquisire anche i tempi, le distanze e le modalità di esposizione per le sorgenti non coerenti, mentre per quelle laser è importante verificare anche eventuali riflessioni;
3. esecuzione di misure: nel caso non siano disponibili i dati del fabbricante o non vi siano riferimenti a standard tecnici specifici, è necessario effettuare delle misure strumentali secondo le indicazioni fornite da norme tecniche specifiche.
4. confronto con i valori limite: i risultati acquisiti dalle fasi precedenti (dai dati dei produttori, dai dati di bibliografia, da misure strumentali) devono essere confrontati con i valori limite previsti nell’Allegato XXXVII del DLgs. 81/2008 per stabilire il possibile superamento o meno ditali valori.