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Nuova metodologia per valutare e gestire il rischio stress lavoro-correlato

stressIl rischio stress lavoro correlato (SLC) è uno dei rischi chiaramente individuato nel Testo Unico dei lavoratori D.Lgs 81/08, pertanto deve essere necessariamente valutato e gestito nelle aziende.
Per poter valutare questa particolare tipologia di rischio, l’INAIL ha deciso di supportare le aziende attraverso l’adozione di un percorso metodologico specifico elaborando un vero e proprio modello di gestione basato su procedure e criteri scientificamente fondati.
A supporto del modello di gestione del rischio SLC adottato è stata, altresì, sviluppata una piattaforma online utilizzabile dalle aziende, previa registrazione gratuita.

Tale piattaforma è stata predisposta con il duplice obiettivo di:
1) offrire alle aziende un ambiente di lavoro “digitale”, utile sia per l’utilizzo degli strumenti di valutazione del rischio SLC che per l’elaborazione dei dati con il supporto di software online ed elaborazione della relativa reportistica;
2) permettere la raccolta sistematica di dati strutturati, utili sia per il monitoraggio del rischio SLC, nell’ottica di una corretta gestione dello stesso, che per lo sviluppo e l’integrazione di strumenti più approfonditi.

La metodologia INAIL permette di effettuare un percorso di analisi e di gestione scientificamente corretto, aggiornato e contestualizzato ai cambiamenti del mondo del lavoro e ai bisogni specifici delle aziende, con il coinvolgimento coordinato, partecipato ed integrato dei lavoratori e di tutte le figure della prevenzione.
Si ricorda che il rischio stress lavoro-correlato è uno dei rischi psicosociali più studiati e di maggiore interesse.

IL PERCORSO METODOLOGICO PER LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS LAVORO CORRELATO

La metodologia adottata per valutare in maniera efficace ed efficiente il rischio stress lavoro-correlato risulta basata, come già accennato in precedenza, su approcci e strumenti scientificamente validi.
Nel nuovo modello preso in considerazione sono stati individuati degli indicatori “benchmarks” utili per definire i potenziali fattori di rischio organizzativo, nell’ottica di una attenta analisi del risk management.

PRINCIPALI FASI DEL NUOVO PERCORSO METODOLOGICO:

La nuova metodologia di valutazione del rischio SLC risulta essere sviluppata su 4 fasi:
– fase propedeutica;
– fase della valutazione preliminare;
– fase della valutazione approfondita;
– fase di pianificazione degli interventi.

1) FASE PROPEDEUTICA

La prima fase, definita propedeutica, consiste in un vero e proprio momento di preparazione dell’organizzazione alle attività di valutazione e gestione del rischio.
In questa fase sono identificate e pianificate le attività da compiere e definite le figure coinvolte nell’applicazione del percorso metodologico. È in questa fase, infatti, ad essere costituito il gruppo di gestione della valutazione composto dal Datore di Lavoro e/o dirigente delegato, RSPP, ASPP, MC (ove nominato/i) e RLS/RLST.
La funzione chiave del gruppo di gestione è quella di programmare, monitorare e agevolare l’attuazione delle attività di valutazione e gestione del rischio.
In aziende più complesse e maggiormente articolate, è necessario nominare un Responsabile gestionale della procedura di valutazione che svolgerà attività di coordinamento.
Di solito, tale figura, coincide con la figura del project manager il quale avrà il compito di creare un piano di gestione e verifica dei risultati.
In considerazione degli obblighi derivanti dal processo valutativo, tale figura potrebbe anche corrispondere con il dirigente delegato dal datore di lavoro.
Sarà compito del Responsabile gestionale individuare ed identificare i lavoratori suddivisi per gruppi omogenei (per mansione o partizione organizzativa ad esempio reparti, sedi, strutture).
È necessario che il gruppo operi una valutazione appropriata attraverso una pianificazione dell’attività, con una specifica programmazione temporale (cronoprogramma).

2) FASE DELLA VALUTAZIONE PRELIMINARE

In questa fase si analizzano e valutano alcuni indicatori organizzativi, ad esempio: tassi di assenteismo, turnover, orario di lavoro, assenza per malattia, ecc. in riferimento a ciascun gruppo omogeneo.
La fase di valutazione preliminare, specificatamente è suddivisa in due parti principali: analisi degli “eventi sentinella” e “rilevazione ed analisi degli indicatori di Contenuto e di Contesto del lavoro” riferiti, ad esempio, all’ambiente, carichi e ritmi di lavoro.
In aziende di maggiori dimensioni è possibile analizzare campioni rappresentativi di lavoratori.
In questa fase risulta necessario, inoltre, elaborare e compilare la Lista di Controllo riferita ai tre fattori citati in precedenza dai quali ne deriveranno i risultati espressi attraverso punteggi.

3) FASE DELLA VALUTAZIONE APPROFONDITA

La fase della valutazione approfondita deve essere necessariamente intrapresa qualora l’esito della valutazione preliminare abbia rilevato la presenza, in uno o più gruppi omogenei, di una condizione di rischio SLC e gli interventi correttivi attuati non abbiano eliminato il rischio o comunque reso accettabile.
È necessario sottolineare che la fase di valutazione approfondita affianca e integra l’analisi degli indicatori oggettivi previsti nella fase di valutazione preliminare e quindi in nessun caso può considerarsi sostitutiva o precedente.
La fase di valutazione approfondita sarà per lo più caratterizzata da attività di focus group, questionari, interviste ai lavoratori.
Una volta conclusa la fase di valutazione approfondita è essenziale informare i lavoratori circa le risultanze emerse.
I risultati saranno attribuiti in base a punteggi che andranno ad identificare le varie condizioni di rischio.

4) FASE DI PIANIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI CORRETTIVI E PIANO DI MONITORAGGIO

Questa fase è finalizzata all’identificazione delle azioni e degli interventi volti a migliorare le condizioni di lavoro e correggere le criticità emerse.
È necessario elaborare un piano di azione stabilendo le priorità d’intervento, identificando i responsabili, ruoli e risorse necessarie a valutare in maniera efficace gli interventi attuati.
La valutazione e gestione del rischio SLC effettuata dall’azienda deve essere documentata nel DVR.

LA PIATTAFORMA ONLINE INAIL – PRINCIPALI FUNZIONALITA’ DELLA PIATTAFORMA ONLINE:

– Registrazione gratuita con accesso diretto a tutte le risorse metodologiche;
– Documentazione aggiuntiva ed integrativa al percorso metodologico adottato (attraverso FAQ, Tutorials Focus Group, ecc.);
– Software online per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato, specificatamente per il calcolo standardizzato dei dati relativi alla valutazione preliminare;
– Software online per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato, specificatamente per il calcolo standardizzato dei dati relativi alla valutazione approfondita;
– Reportistica dei risultati delle valutazioni da allegare al DVR.

Tale piattaforma, a partire dal mese di maggio 2011, è stata scelta e adottata per effettuare la valutazione del rischio SLC da un consistente numero di aziende, eterogenee per settore produttivo, dimensione aziendale ed area geografica.
La piattaforma è composta, sostanzialmente, da una sezione “pubblica”, a carattere informativo, e da una “privata”, che prevede una registrazione con credenziali di accesso.
Nella piattaforma possono essere reperiti anche i software online per l’elaborazione dei dati raccolti nelle fasi di valutazione.
Tra le novità della piattaforma, è stato predisposto uno specifico foglio di calcolo Excel, utilizzabile offline, a supporto della compilazione degli eventi sentinella, che consente agli utenti il calcolo degli andamenti nell’ultimo triennio degli indicatori aziendali, a partire dai relativi dati raccolti dall’azienda.
Terminato l’inserimento dei dati, il software online fornisce la reportistica dei risultati in relazione ai diversi livelli di rischio.