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Pericolo, Definizione secondo il D.lgs 81/2008

Il Decreto Legislativo 81/08 definisce il pericolo come “la potenzialità intrinseca di un’attività o situazione di causare danni in termini di lesioni alle persone, danni alla salute, alle proprietà, all’ambiente di lavoro o una combinazione di questi“.

Definizione di pericolo nel D. lgs. 81/08

L’art. 2, lettera r, del decreto 81/08 definisce il pericolo in questa maniera: “proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni”. Il concetto di pericolo riguarda, quindi, la capacità potenziale di provocare un danno alle persone e non ha alcuna utilità fornirne una stima.

L’esposizione a un pericolo può, quindi, essere causa di danni per ciascun lavoratore in azienda.

Ad ogni modo, per legge la responsabilità di un lavoro pericoloso è in capo, prima di tutto, al datore di lavoro e solo in seconda battuta ai suoi dipendenti.

Ad esempio, è proprio il datore di lavoro che dovrà dare informazioni opportune agli organi istituzionali sull’utilizzo di determinati agenti, che possono avere effetti dannosi per la salute dei lavoratori all’interno dell’impresa.

Definizione di rischio nel D. lgs. 81/08

L’art. 2, lettera s, del decreto sopra menzionato definisce il rischio nel seguente modo: “probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione”. Si tratta, quindi, di un termine che richiama una nozione probabilistica, in quanto esprime appunto la probabilità che si verifichi un evento in grado di causare un danno alle persone.

Dov’è c’è il rischio vi è anche una sorgente di pericolo, e di soggetti esposti a essa.

L’obiettivo di ogni responsabile della sicurezza in un ambiente di lavoro dovrebbe essere quello di ridurre il più possibile il rischio, giacché pensare di eliminare del tutto la probabilità a esso associata è un obiettivo il più delle volte non verosimile.

Quando si effettua la valutazione del rischio, va osservato che questo può essere individuato dalla combinazione di due aspetti, espressa attraverso una formula matematica: pericolosità x magnitudo. La pericolosità indica la probabilità del verificarsi degli eventi, mentre la magnitudo rappresenta una misura della gravità delle conseguenze legate al danno. È da sottolineare, quindi, che la probabilità del verificarsi di un incidente non sia sufficiente per caratterizzare il rischio: è necessario considerare anche l’entità del danno eventuale a esso associato.

La differenza tra rischio e pericolo è essenziale per valutare e gestire correttamente la sicurezza in qualsiasi ambiente lavorativo, permettendo interventi più mirati e efficaci.