Come promuovere il controllo del fumo nell’ambiente di lavoro?
Oggi la sensibilità al problema del fumo nella coscienza civile della società è molto forte; non vi sono più dubbi che il fumo faccia male alla salute di tutti.
I lavoratori italiani sono prevalentemente dei non fumatori (statistiche dell’ISTAT e dell’Istituto superiore di sanità) e passano gran parte della giornata in ambiente lavorativo: migliorare la salubrità dell’ambiente di lavoro vuol dire migliorare, significativamente, la qualità di vita delle persone.
Numerose ricerche dimostrano che la stragrande maggioranza dei lavoratori è favorevole ad una limitazione del fumo negli spazi comuni; del resto è sufficiente un solo lavoratore fumatore in azienda per mettere a rischio la salute di più persone.
Un ambiente di lavoro senza fumo è frutto di una politica d’assieme.
Per creare un ambiente lavorativo senza fumo si deve pensare ad una serie di provvedimenti con lo scopo di migliore sia salute dei lavoratori (principalmente i non fumatori) che le condizioni di vita lavorativa e non solamente ad un unico provvedimento sanzionatorio, che può essere visto dal fumatore come una limitazione delle proprie libertà.
Una politica aziendale di controllo del fumo in ambiente di lavoro può andare di pari passo con un’offerta d’assistenza per smettere di fumare al lavoratore fumatore, completando lo sviluppo di un’immagine aziendale positiva.
I vantaggi di un ambiente di lavoro senza fumo sono molteplici:
per l’azienda:
– miglioramento in termini di immagine e visibilità che quindi possono avere anche un risvolto commerciale, soprattutto per le aziende fornitrici di servizi e quelle che si occupano di ristorazione, dal momento che oltre il 70% della popolazione italiana non fuma.
– miglioramento in termini di produttività attraverso la riduzione dell’effetto del fumo passivo sui non fumatori e la riduzione l’assenteismo correlato al fumo dei fumatori, incentivati dalla politica messa in atto in azienda; è stato stimato che mediamente un fumatore che smette di fumare può far risparmiare al suo datore di lavoro circa mille euro l’anno.
– miglioramento delle relazioni e del morale dei lavoratori,
per i lavoratori:
– miglioramento della salute
– miglioramento dell’ambiente di lavoro e delle relazioni lavorative
– miglioramento del tono dell’umore e riduzione dello stress che porta ad aumentare il livello di soddisfazione personale e il benessere generale del lavoratore.