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Campagna di vaccinazione anti Covid-19 nelle aziende lombarde
La Regione Lombardia ha deliberato il piano regionale per la campagna di vaccinazione all’interno dei luoghi di lavoro denominato “Campagna di vaccinazione anti Covid-19 nelle aziende lombarde”.
DISCIPLINARE
La vaccinazione organizzata dai Datori di lavoro, come precisato dal piano nazionale, può procedere indipendentemente dall’età dei lavoratori.
L’ATS di riferimento condivide con le Associazioni di categoria le modalità più appropriate per l’organizzazione dell’attività vaccinale, scegliendo tra due possibili opzioni:
- Gestione di linee vaccinali all’interno dei Centri organizzati dal SSR,
- Gestione di attività vaccinale all’interno dei luoghi di lavoro con locali idonei per la somministrazione del vaccino che rispettino i requisiti minimi definiti nel paragrafo 2 “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti SARS-COV-2/Covid 19 nei luoghi di lavoro”.
L’ATS di riferimento, può effettuare controlli sui luoghi, sui requisiti essenziali e sulla correttezza delle procedure adottate per l’effettuazione dell’attività vaccinale.
I Datori di Lavoro possono aderire alla campagna vaccinale, con il supporto delle Associazioni di categoria, sviluppando il piano aziendale di adesione alla campagna vaccinale anti Covid-19 nelle aziende destinati alla somministrazione in favore delle lavoratrici e dei lavoratori che ne abbiano fatto volontariamente richiesta.
I piani aziendali sono proposti dai datori di lavoro, anche per il tramite delle rispettive Associazioni di categoria, all’Azienda Sanitaria di riferimento territoriale.
Nell’elaborazione dei piani aziendali, i datori di lavoro assicurano il confronto con il Comitato, per l’applicazione e la verifica delle regole contenute nel Protocollo del 6 aprile 2021.
Si fa presente che l’attività vaccinale è rivolta a tutti i cittadini, titolari e/o lavoratori, a prescindere dal luogo di residenza/domicilio e dalla tipologia di contratto applicato, che operano nell’azienda aderente od anche appartenenti ad altre aziende che operano presso quest’ultima (es. lavoratori che prestano stabilmente servizio per l’azienda utilizzatrice, manutentori, cooperative di servizio, …), previo accordo fra le parti.
La partecipazione delle aziende lombarde alla campagna vaccinale anti SARS-COV-2/Covid-19 può avvenire, con oneri in carico alle stesse aziende, secondo le due seguenti modalità:
- L’Azienda, attraverso le rispettive Associazioni di categoria, concorda con l’ATS di riferimento in quale Centro vaccinale poter disporre di linee vaccinali aggiuntive, beneficiando dell’organizzazione logistica del Centro, quali, per esempio, il servizio di accoglienza, di gestione del soggetto vaccinato in caso di comparsa di reazioni avverse, di pulizia degli ambienti e di gestione dei rifiuti. Tali linee aggiuntive saranno dedicate alle vaccinazioni dei lavoratori che a diverso titolo operano nell’ambito delle singole Aziende, attraverso sistemi di prenotazione concordati con ATS e con la Struttura che gestisce il centro vaccinale e secondo modalità indicate nei punti successivi.
- L’Azienda che intende attivare la campagna di vaccinazione all’interno delle proprie sedi lavorative deve disporre di struttura organizzativa e logistica adeguata alla realizzazione della campagna vaccinale, in conformità ai requisiti previsti dai “Principi generali e requisiti per consentire in sicurezza l’estensione della campagna vaccinale anti-covid19 alle aziende produttive lombarde”
In fase di prima attuazione, il limite minimo di vaccinazioni giornaliere che devono essere assicurate all’interno di un sito realizzato in una sede lavorativa viene fissato in 250 somministrazioni/die.
L’azienda che non dispone di adeguata struttura organizzativa e logistica può accedere ad strutture, previ accordi interaziendali con Strutture che si dovessero rendere disponibili, direttamente o per il tramite della propria Associazione di categoria.
L’ATS, ricevuti i Piani aziendali, provvede a:
– programmare una verifica del rispetto dei requisiti necessari per le sedi lavorative destinate alla campagna vaccinale;
– rendere disponibile l’accesso a specifici materiali informativi, predisposti a livello nazionale e regionale;
– profilare il personale che opera presso il PUNTO STRAORDINARIO DI VACCINAZIONE ANTI SARS-COV-2/Covid 19 NEI LUOGHI DI LAVORO all’utilizzo di SIAVR;
– predisporre quanto necessario per la fornitura dei vaccini, nell’ambito della disponibilità complessiva degli stessi.
Per lo svolgimento della campagna di vaccinazione, l’azienda deve individuare il medico responsabile dell’organizzazione e della gestione dell’attività vaccinale.
MODALITA’ SVOLGIMENTO CAMPAGNA
- Modalità di prenotazione
La raccolta delle adesioni volontarie dei cittadini lavoratori è realizzata dal medico che si avvale della struttura organizzativa (ufficio risorse umane,…) di cui dispone l’azienda, nel rispetto della normativa sulla Privacy.
La prenotazione può avvenire sia attraverso la realizzazione da parte dell’Azienda di piattaforma informatica, sia acquisendo nominativi, codici fiscali, numero di tessera sanitaria e numeri di telefono degli aderenti ed invio di tali elenchi ad ATS per il caricamento degli stessi su specifiche agende aziendali del sistema di prenotazione regionale
- Modalità di esecuzione e di registrazione
I medici coinvolti nell’attività vaccinale illustrano ai lavoratori che si sottopongono alla vaccinazione i contenuti dell’informativa ministeriale, raccolgono l’anamnesi del soggetto e acquisiscono il consenso, utilizzando la modulistica di cui al documento “Indicazioni ad interim per la vaccinazione anti SARS-COV-2/Covid 19 nei luoghi di lavoro”.
Il medico ha cura di somministrare tutte le dosi fornite, senza alcuno spreco. A contenimento delle potenziali eccedenze di dosi di vaccino a causa della mancata presentazione estemporanea di lavoratori, possono essere somministrate le dosi eccedenti ai lavoratori di altre aziende ad esempio, per la manutenzione, per la somministrazione pasti e/o cooperative di servizio, previo accordo tra le aziende
- Fornitura dei vaccini
La fornitura dei vaccini è assicurata dal Servizio Sanitario Regionale secondo modalità concordate con il medico responsabile.