231 e Corona Virus – i reati in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro
A seguito dell’emergenza correlata alla diffusione del Corona Virus si sono aperti molteplici risvolti che si riflettono anche sulle Responsabilità delle Persone Giuridiche, nell’ambito di quanto previsto dal D.Lgs. 231/01 con particolare riferimento alle tematiche della Salute e Sicurezza dei Lavoratori – art. 25 septies D.Lgs. 231/01 “Reati di omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime commesse con violazione delle norme sulla tutela della salute e sicurezza sul lavoro”.
Le organizzazioni secondo quanto previsto dall’art. 30 del D.Lgs. 81/08 hanno l’onere di dimostrare la definizione di un modello organizzativo che includa:
- un’adeguata valutazione dei rischi e le conseguenti misure di prevenzione e protezione conseguenti per i lavoratori, con particolare riferimento al rischio biologico – art. 271 D.Lgs. 81/08
- appropriati provvedimenti per evitare che le misure tecniche e organizzative possano causare rischi per la salute dei dipendenti, verificando periodicamente la perdurante assenza di rischio (incluse le modalità lavorative in in ottemperanza alle disposizioni ministeriali per prevenire il contagio)
- le adeguate misure di sorveglianza sanitaria – art. 41 D.Lgs. 81/08
- informazione e formazione dei lavoratori – art. 36 D.Lgs. 81/08
- la vigilanza e il rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori
Ricordiamo che la responsabilità dell’Ente si configura quando il comportamento ne abbia procurato un vantaggio o comunque un minor costo. Nel contesto legato all’emergenza Coronavirus, il vantaggio potrebbe derivare da un risparmio sui dispositivi di protezione, dalla decisione di mantenere comunque aperta la propria attività senza adottare le misure di protezione adeguate per i propri dipendenti a seguito di un’adeguata valutazione del rischio.