Relazione annuale Autorità Garante Privacy: le aree d’intervento
Il 22 giugno è stata presentata la Relazione Annuale dell’Autorità Garante della Privacy.
Il testo completo è consultabile al seguente link https://www.garanteprivacy.it/documents/10160/0/Relazione+annuale+2019.pdf/4fcc5ca8-5ca7-432f-c3f8-4e9e69181a23?version=1.0. Riportiamo qui una sintesi delle principali attività svolte dall’Autorità.
L’autorità ha dato riscontro ad 8000 reclami e segnalazioni, ha fornito 232 provvedimenti collegiali, irrogato 3.017.363 sanzioni, e ha fornito pareri su argomenti riguardanti la sicurezza nazionale, il casellario giudiziale, la digitalizzazione della P.A., le misure contro l’assenteismo e la raccolta delle impronte digitali dei dipendenti pubblici, il testamento biologico, il reddito di cittadinanza, la riforma del Registro pubblico delle opposizioni, il “bonus cultura”, il “whistleblowing”, l’istruzione, e la procreazione assistita. Inoltre, l’Autorità ha dato riscontro a più di 15000 quesiti posti da soggetti privati, soprattutto sulla corretta applicazione del GDPR e ha ricevuto 1443 notificazione di data breach.
Tramite il nucleo privacy della guardia di finanza sono state effettuate 147 ispezioni sia presso P.A. che presso privati. Tra i privati, in particolare sono state oggetto d’ispezione le società finanziarie e gli istituti di credito e le società che svolgono attività di marketing.
Il Garante ha svolto una importante funzione in ambito cybersecurity, con particolare attenzione alla tutela dei dati all’interno di piattaforme online, app, smartphone e assistenti digitali.
Ulteriori ambiti d’intervento del Garante nei confronti dei cittadini sono stati il rafforzamento della tutela del diritto all’oblio e la lotta al telemarketing selvaggio.