Cookie: le nuove Linee guida approvate dal Garante privacy
Il Garante Privacy ha aggiornato le linee guida sui cookie, che risalivano al 2014, con l’obiettivo di rafforzare il potere decisionale degli utenti in merito all’uso dei loro dati personali durante la navigazione online.
Il marketing digitale si è sviluppato attorno al tracciamento dei comportamenti degli utenti attraverso le loro azioni online. Attraverso questa attività le aziende hanno tratto importanti vantaggi, presentando offerte e comunicazioni sempre più mirate sull’utente.
Il provvedimento è stato adottato dopo essere stato in consultazione pubblica alla fine dell’anno scorso. Ecco le principali novità:
- L’acquisizione del consenso: dovrà essere garantito che, per impostazione predefinita, al momento del primo accesso ad un sito web, nessun cookie o altro strumento diverso da quelli tecnici venga posizionato all’interno del dispositivo dell’utente, né venga utilizzata altra tecnica di tracciamento attiva o passiva;
- l’informativa: essa dovrà indicare gli eventuali soggetti terzi destinatari dei dati personali e i tempi di conservazione delle informazioni. In presenza di cookie di profilazione rimane la necessità del consenso da richiedere attraverso un banner ben distinguibile sulla pagina web.
- Scrolling: il semplice spostamento del cursore non rappresenta una idonea manifestazione del consenso e quindi titolari dei siti (publisher) «dovranno eventualmente inserire lo scrolling in un processo più articolato nel quale l’utente sia in grado di generare un evento, registrabile e documentabile presso il server del sito, che possa essere qualificato come azione positiva idonea a manifestare in maniera inequivoca la volontà di prestare un consenso al trattamento».
- Cookie Wall: esso vincola gli utenti all’espressione del consenso, ma l’Autorità Garante ritiene illegittimo questo meccanismo, salvo ipotesi da valutare caso per caso
- Ripresentazione del banner ad ogni nuovo accesso per la richiesta di consenso agli utenti che in precedenza l’abbiano negato risulti una misura invasiva. La scelta dell’utente, dunque, «dovrà essere debitamente registrata e non più sollecitata, a meno che non mutino significativamente le condizioni del trattamento», sono previste le seguenti eccezioni in cui è possibile ripresentare il banner:
- modifiche significative nelle condizioni di trattamento,
- impossibilità di sapere se un cookie sia già memorizzato nel dispositivo,
- siano trascorsi 6 mesi.
Perché i cookie di terze parti non sono visti favorevolmente?
La possibilità dei cookie di “seguire” il percorso di navigazione delle persone consente loro di associare specifici comportamenti agli utenti, profilandoli e classificandoli. Questo incide fortemente sulla riservatezza degli utenti sul web, questa nuova sensibilità al tema, ha portato browser come Safari e Firefox (e anche Google dal 2023) a eliminare l’uso dei cookie di terze parti, la tendenza, quindi, è quella di avere una impostazione Cookieless in favore di nuove tecnologie.