Formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro
Come viene regolamentata la sicurezza dei lavoratori? È davvero necessario la formazione per i dipendenti sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro?
Di seguito Vi riportiamo una nostra analisi su questo importantissimo tema sempre molto attuale…
La sicurezza e la formazione nei luoghi di lavoro è regolamentata dal Testo Unico 81.08, che ha abrogato la precedente legge 626 del 1994.
Tale disciplina rappresenta il principale strumento per garantire ai lavoratori un ambiente di lavoro sicuro, stabilendo tutte le misure di prevenzione e sicurezza indispensabili e necessarie per ridurre al minimo i rischi connessi alla propria attività lavorativa.
La formazione dei lavoratori: perché è importante
Quando si parla di sicurezza nei luoghi di lavoro, spesso si pensa che sia un tema lontano dai nostri interessi e che riguardi solo il nostro datore di lavoro.
Questo errore comune fa si che i lavoratori solitamente non diano il giusto peso alla formazione specifica che gli viene erogata.
Peccato che ogni lavoratore, in base alla propria mansione, è esposto ogni giorno a dei rischi specifici ed è provato che senza una reale e corretta formazione professionale nessuno è in grado di poter prevenire o gestire tali pericoli.
Sicurezza e prevenzione devono e dovranno sempre andare di pari passo.
Il famoso detto “Prevenire è meglio che curare” è forse una delle migliori citazioni per rendere l’idea di quanto sia importante svolgere le formazioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Troppo spesso sentiamo ai notiziati, leggiamo sui giornali di infortuni, malattie professionali e incedenti sui luoghi di lavoro.
E, sfortunatamente, la maggior parte di questi sono anche mortali!
È ovvio che ogni incidente ha una sua casistica particolare che va analizzata, ma è altrettanto sicuro che gli incidenti nella maggior parte dei casi si possono evitati se solo si sapesse il reale livello di rischio a cui si incontro e le procedure da applicare.
Infatti, la principale causa di questi incidenti è un rischio specifico su cui non viene posta la giusta attenzione: l’imbragatura è stata legata in maniera errata, il lavoratore non indossava i dispositivi di protezione individuale, ecc…
L’efficacia della formazione dei lavoratori
Spesso si sente parlare di formazione efficacia, ma realmente cosa si intende?
Sono diversi i pilastri della formazione efficace nel D.Lgs. 81/2008 e se nel decreto questa formazione deve essere “adeguata e sufficiente”, tale adeguatezza e sufficienza dipende, a livello normativo, da:
– specificità rispetto alla mansione del singolo e i rischi;
– processo educativo circolare;
– collaborazione con gli organismi paritetici;
– compartecipazione;
– qualificazione dei formatori.
Non bisogna dimenticare che l’obiettivo primario della formazione generale è il cambiamento dei comportamenti, questo cambiamento “non è facile da raggiungere in quanto i destinatari sono adulti che già hanno una consolidata struttura mentale, conoscenze pregresse, abitudini di lavoro,ecc…”.
E infatti spesso nelle imprese “occorrono anni per radicare la cultura della sicurezza e ripetute azioni formative per modificare i comportamenti degli attori della prevenzione.
Ovviamente per far sì che la formazione sia appresa come reale valore aggiunto per il lavoratore deve risultate il più efficace possibile.
La formazione deve essere un reale strumento per la valutazione dei rischi di ogni mansione dei lavoratori.
Non sempre è facile rendere una formazione efficace, ma negli anni si sono studiati diversi metodi che aiutano i formatori.
Ecco alcuni “trucchetti” utili:
- Inserire delle esercitazioni intermedie durante il corso
- Fare delle simulazioni pratiche su un rischio specifico (es. prevenzione incendi)
- Impostare dei giochi di ruolo affidando l’incarico di RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) e RSPP (Responsabile del Servizio di Protezione e Prevenzione) ad alcuni discenti
- Analizzare dei case history insieme alla classe
- Gamification, ovvero organizzare dei giochi di gruppo
Tutti questi metodi insieme a un formatore competente e capace di coinvolgere l’aula sono gli “ingredienti” base per un efficace formazione.
Inoltre, la formazione deve avvenire in momenti precisi del ciclo lavorativo dei dipendenti, come ad esempio:
- l’inizio di un nuovo rapporto di lavoro,
- un cambiamento di mansione,
- un trasferimento,
- l’introduzione di nuove sostanze, nuove tecnologie, o nuove attrezzature
Tipologie di insegnamento
L’insegnamento dei corsi di formazione in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro deve essere sempre affidato a esperti del settore con comprovati titoli di studio in questo ambito.
Con il passare degli anni la modalità di insegnamento si è molto evoluta. Infatti, ad oggi esistono diverse modalità ognuna con delle caratteristiche specifiche:
- Formazione in aula: consiste nel fare formazione in una classica “aula” dove vengono trattati i temi specifici di quella formazione attraverso la proiezione di power point, video e testimonianze di esperti del settore.
- Formazione e-learning: sviluppata negli ultimi decenni grazie alla diffusione di Internet. Si tratta di corsi pre-creati, solitamente sottoforma filmati o cartoni animati. Il lavoratore in questo modo non avrà un docente con cui confrontarsi in maniera tempestiva sugli argomenti che sta imparando, ma dall’altra parte sarà pienamente immerso nel corso senza la possibile “distrazione” dei colleghi come può avvenire in un corso in aula e potrà organizzarsi i tempi della formazione come meglio crede. Infatti, spesso questa tipologia di corsi dà la possibilità di usufruire del corso e metterlo in stand by ogni qualvolta che si voglia. Questa opzione non implica al lavoratore di stare davanti ad un monitor per troppo ore con il rischio di perdere la concentrazione, ma anzi gli permette di seguire un capitolo alla volta concentrandosi al meglio.
- Formazione a distanza o videoconferenza: equivalente alla formazione in aula, ma con la sostanziale differenza che i partecipanti non si devono recare fisicamente sul luogo del corso. Infatti, possono accedere alla formazione direttamente dalla propria postazione di lavoro collegandosi ad una “classe virtuale” attraverso dei programmi specifici.
Valutazione dell’apprendimento
Una fase fondamentale del processo formativo è sicuramente la valutazione finale di apprendimento.
Infatti, ogni formazione termina con la validazione e la verifica con opportuni strumenti dell’avvenuto apprendimento.
I test che vengono erogati nella maggior parte dei casi si preoccupano quasi esclusivamente di verificare sola “il sapere” acquisto durante la formazione.
Non si verifica mai se il lavoratore sarà in grado di convertire il “sapere” in “fare” cioè applicare nel suo contesto lavorativo le nozioni apprese.
Infatti, se si volesse realmente valutare l’efficacia della formazione, non ci si dovrebbe fermare alla valutazione delle reazioni (il classico test di apprendimento), ma si dovrebbe valutare sia il trasferimento effettivo al lavoro di quanto appreso e le ricadute sull’organizzazione delle aziende.
Va segnalato, però, che la normativa ASR 21.12.2011 prevede l’obbligatorietà della valutazione dell’apprendimento dei lavoratori solo per le formazioni in modalità e-learning.
Nel caso invece, di formazione in aula la verifica finale è obbligatoria solo per i corsi di sicurezza per preposti, dirigenti, rspp e datori di lavoro che svolgono direttamente i compiti di servizio di prevenzione e protezione, mentre, invece, qualora la formazione sia erogata in aula, con la classica modalità, non è obbligatoria la verifica finale.
In conclusione, è bene sottolineare che formazione e sicurezza sono connessi tra loro in maniera perenne e l’uno non può fare a meno dell’altro. Normative, disposizioni devo essere trasmesse a tutti i lavoratori con la formazione e l’informazione costante!