Sistemi di Gestione Ambientale negli enti locali
fonte: Ernesto Cappelletti in “Unificazione & Certficazione”
Come reazione ai forti squilibri sia sociali che climatici che si sono evidenziati negli ultimi anni, si sta sviluppando – soprattutto in Europa, un po’ meno negli altri Paesi industrializzati – una coscienza del fatto che lo sviluppo e il benessere devono essere ottenuti in modo “sostenibile”. Lo “sviluppo sostenibile” consiste nell’assicurare il soddisfacimento dei bisogni presenti senza compromettere tale possibilità alle generazioni future; perciò si deve perseguire uno sviluppo che offra un rapporto corretto e responsabile tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda, fisico e sociale.
Da questi presupposti è nata nel 1992 a Rio de Janeiro la “Agenda 21”, che definisce principi, obiettivi ed azioni per uno sviluppo più equilibrato.
Vista la difficoltà a realizzare i principi dell’Agenda nel 1994 ad Aalborg (DK), è stata firmata la “Carta delle Città Europee per un modello urbano sostenibile”, con lo scopo di delegare le decisioni ad un livello amministrativo più basso.
Da qui nasce “Agenda 21 Locale”, con lo scopo di definire ed attuare piani strategici che affrontassero i problemi prioritari dello sviluppo sostenibile a livello locale.
Il suo ambito di applicazione è molto ampio, e, tra i temi considerati, vi è di certo quello dell’ambiente fisico.
Questo tema richiede una gestione ambientale che permetta di:
effettuare un’analisi dello stato dell’ambiente nel territorio locale;
individuare le criticità e le priorità ambientali;
elaborare piani di azione locale;
effettuare un monitoraggio continuo delle prestazioni ambientali attraverso indicatori significativi;
attuare correzioni per raggiungere gli obiettivi prefissati.
I sistemi di gestione ambientale, come la norma UNI EN ISO 14001 o il regolamento europeo EMAS (n.761/2001), possono costituire un valido mezzo per realizzare gli scopi previsti dall’Agenda 21 locale in ambito di ambiente fisico.
Gli anni di applicazione di questi sistemi in ambito aziendale hanno dimostrato la loro efficienza rendendoli appropriati – vista anche l’attuale allargamento da parte della Comunità Europea del Regolamento EMAS anche a tutte le organizzazioni (e non più alle sole attività produttive) comprese le autorità locali – con i dovuti adeguamenti, alla gestione ambientale di un territorio.
Le prime esperienze, con esiti incoraggianti, sono state già portate a termine sia in Italia (17 tra Comuni e Comunità montane) che in Europa.
Tra i vantaggi di questo sistema di gestione si può elencare :
prevenzione e valorizzazione delle proprie risorse;
maggiore fruibilità del territorio;
riduzione dei rischi naturali e di emergenze ambientali;
miglioramento dell’immagine esterna;
utilità nella gestione degli adempimenti obbligatori da parte degli Enti Locali, quali quelli previsti nella direttiva 2001/42/CE sulla Valutazione Ambientale Strategica, che entrerà in vigore nel 2004 e sarà applicata a tutti i piani e programmi dell’Ente Locale che possono avere effetti significativi sull’Ambiente.
Un utile strumento per attuare un sistema di gestione ambientale sarà costituito dalle linee guida “Applicare la norma UNI EN ISO 14001 e il Regolamento EMAS negli enti locali”, di prossima pubblicazione da parte dell’UNI.