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Sanzionato chi diffonde virus informatici sui PC

La Corte dei Conti ha condannato, il 22 marzo 2006, con sentenza n. 83 due operatori amministrativi a pagare una multa di seimila euro per aver installato giochi e software scaricati da internet, favorendo la propagazione di virus informatici nella rete del proprio ufficio. La sentenza si basa sul presupposto che il contagio si sarebbe difficilmente verificato se i dipendenti avessero svolto le operazioni strettamente riconducibili alle mansioni assegnategli. Per quantificare il danno sono state conteggiati cento euro per ogni ora di navigazione illecita, i costi per la bonifica e il ripristino del sistema, e una somma per il disservizio arrecato all’amministrazione impiegando il personal computer per scopi diversi rispetto a quelli istituzionali.

Non è stato inserito nel computo il costo dell’installazione di un programma antivirus, ritenuto uno strumento indispensabile per gli enti che utilizzano una rete informatica.

Un virus informatico è un programma dannoso creato per infiltrarsi nei dispositivi e causare danni o sottrarre dati. La definizione di virus informatico include tutte quelle minacce che si diffondono tramite file infetti, e-mail o link malevoli, compromettendo la sicurezza dei sistemi e richiedendo azioni di protezione e prevenzione.

Sentenza della Corte dei Conti della Regione Basilicata n. 83 del 22 marzo 2006