Relax all’aria aperta, in tutta sicurezza
fonte: sito www.uni.com
Tante le insidie che le attrezzature outdoor nascondono, solo per citarne alcune: lettini a rischio ribaltamento, infortuni alle dita, sdraio instabili, sedute che si deformano.
Le norme tecniche dell’UNI stabiliscono i requisiti generali di sicurezza che i tavoli, le sedie e i lettini da esterno devono possedere a tutela dell’incolumità di chi, in queste calde giornate d’estate, cerca un po’ di relax a bordo di una piscina, in un campeggio o semplicemente sul terrazzo di casa. Prima di affittare una sdraio o un lettino, o di acquistare i nuovi complementi di arredo per il giardino, l’UNI consiglia di accertarsi che le attrezzature siano a norma.
In sintesi, la norma UNI EN 581-1:2006 stabilisce i requisiti generali di sicurezza che i tavoli e le sedie da esterno devono possedere per un relax in tutta sicurezza:
- bordi, spigoli ed angoli devono essere smussati per evitare abrasioni;
- eventuali fori, aperture, interstizi non devono risultare accessibili durante l’utilizzo per scongiurare il rischio di infortuni alle mani;
- i punti di torsione, compressione, taglio non devono rappresentare un pericolo per l’utilizzatore.
Questi punti critici sono tollerati esclusivamente se si presentano nelle fasi di montaggio e di smontaggio delle attrezzature, in quanto si suppone che l’utilizzatore sia in grado di controllare i propri movimenti e di sospendere immediatamente l’operazione (di apertura/chiusura, montaggio/smontaggio) appena avverte il dolore. Viceversa, non sono assolutamente accettabili i punti di torsione, compressione e taglio che si vengono a creare durante il normale uso del prodotto a causa di movimenti spontanei di chi lo sta utilizzando, ad esempio cercando di regolare l’inclinazione dello schienale della sdraio.
Rigorosi i metodi di prova ai quali le attrezzature a norma sono sottoposte per verificarne la stabilità, (ossia la capacità di resistere a forze in grado di provocarne il ribaltamento), la resistenza del sedile, dello schienale e, nel caso dei tavoli, delle gambe.
La UNI ENV 581-2 – la norma che stabilisce i requisiti meccanici e i metodi di prova da effettuare su sgabelli, sedie da giardino, poltroncine (pieghevoli e non) poltrone con schienale regolabile, sedie da regista, panche, sdraio e lettini – ad esempio dispone che, per effettuare la prova di resistenza e di fatica del sedile di una sedia per uso domestico, viene applicata una forza di 1000 N per 25.000 volte con una frequenza di circa 15 volte al minuto, mentre per la prova d’urto si lascia cadere un peso di 50 Kg per 10 volte da un’altezza tale per cui la forza di reazione sulla superficie del sedile sia di 2000 N.
La UNI EN 581-3:2000 riguarda invece i requisiti meccanici e i metodi di prova per i tavoli per esterno al fine di verificare la stabilità, la resistenza del top, la resistenza dei tavoli con gambe usate come supporto per ombrelloni e di quelli allungabili. Ad esempio, per testare i tavoli per esterno esposti ad alte temperature, si effettuano delle prove a 40 °C per i tavoli per uso domestico e di 50 °C per i tavoli per collettività (per ristoranti, hotel, piscine scoperte e luoghi di ricreazione).
Al termine delle prove, la norma UNI dispone che – sia per le sedie sia per i tavoli – deve essere redatto un resoconto di prova che dovrà contenere alcune informazioni, tra cui: il numero della norma, le caratteristiche dell’articolo sottoposto a prova, le modalità di montaggio, qualsiasi difetto riscontrato prima della prova, i risultati e la data nella quale è stata effettuata.
Per i lettini – che si utilizzano a bordo piscina o nel terrazzo di casa – la UNI ENV 581-2 stabilisce le prove alle quali sono sottoposti per determinarne la stabilità e la resistenza al ribaltamento e allo sfondamento. Per quelli con le ruote, l’UNI invita gli utilizzatori a verificare la presenza dell’immagine qui sotto riportata:
Sempre in tema di outdoor, anche gli italiani stanno diventando dei veri e propri cultori del barbecue.
Attrezzature sempre più professionali – in perfetto american style – stanno invadendo i nostri negozi. I kit del cuoco provetto all’aria aperta sono sempre più completi e ricchi di accessori. La norma UNI EN 1860-1:2005 specifica le caratteristiche e i metodi di prova per i barbecue alimentati da combustibili solidi (a carbonella) mentre la UNI EN 498:2000 stabilisce le caratteristiche costruttive e di funzionamento e i requisiti di sicurezza per i barbecue a GPL.
Un barbecue a norma, costruito a regola d’arte, offre garanzia di stabilità e, ad esempio scongiura il pericolo di scottature, stabilendo precisi requisiti riguardo alla conduzione dei materiali e stabilendo forma e distanza delle maniglie dalla superficie incandescente.
In tema di facilità di pulizia, ad esempio, la norma UNI EN 498:2000 stabilisce che tutte le parti dell’apparecchio che richiedono una pulizia frequente da parte dell’utilizzatore (per esempio: la griglia di cottura) devono essere facilmente accessibili senza dover usare un utensile per la loro rimozione. Deve dunque essere possibile riposizionare tali parti correttamente e senza difficoltà.
I barbecue a norma sono facilmente riconoscibili da quelli “potenzialmente a rischio”. Tutti gli apparecchi devono riportare in modo visibile in caratteri indelebili, almeno le seguenti informazioni:
- il nome del costruttore o il suo simbolo di identificazione;
- la denominazione dell’apparecchio;
- i tipi di gas che possono essere utilizzati e le corrispondenti pressioni di alimentazione;
In più, la targa dati o qualsiasi altro supporto devono riportare le seguenti avvertenze:
- “Usare esclusivamente all’aperto”;
- “Leggere le istruzioni prima di utilizzare l’apparecchio”;
- “Attenzione: le parti accessibili possono raggiungere temperature elevate. Tenere fuori dalla portata dei bambini”;
Non utilizzare liquidi infiammabili per accendere o ravvivare il fuoco