Integrazione degli aspetti ambientali nella normalizzazione europea
La problematica relativa all’integrazione degli aspetti ambientali nel processo di normalizzazione europea si inserisce nel quadro delle priorità delineate nella strategia dell’Unione europea a favore dello sviluppo sostenibile adottata dalla Commissione nel 2001 per questo il comitato economico sociale europeo in data 25 febbraio 2005 ha emanato un parere relativo all’integrazione degli aspetti ambientali nella normalizzazione europea .
Gli obiettivi della Comunicazione della Commissione possono riassumersi essenzialmente come segue:
sensibilizzare in merito alla necessità di una integrazione sistematica degli aspetti ambientali nel processo di normazione europea, attraverso un processo volontario e sostanzialmente gestito dalle parti interessate,
aprire un dibattito costante con tutti i soggetti del settore della normazione per formulare un piano di azioni concrete che preveda:
1) delle attività di formazione e di sensibilizzazione;
2) l’organizzazione e il sostegno della partecipazione di tutte le parti interessate al processo di normazione;
3) l’uso sistematico di tutti gli strumenti disponibili per tener conto delle considerazioni ambientali a livello delle norme;
4) la ridefinizione del quadro di formulazione, da parte della Commissione, dei mandati di normazione e dei mandati specifici per politiche ambientali o per aspetti ambientali dei prodotti,
procedere ad una valutazione ed a un controllo costante del processo di integrazione degli aspetti ambientali nella normazione europea, alla luce dei risultati ottenuti nei quattro settori sopra elencati.
Per realizzare tali obiettivi, la Commissione si propone di fare quanto segue:
a livello dei soggetti interessati:
– avanzare proposte di promozione delle attività di sensibilizzazione; scambiare esperienze di buone pratiche in materia di formazione e sensibilizzazione; procedere ad un’ampia consultazione per la formulazione dei mandati di normazione; definire le priorità per le attività di integrazione degli aspetti ambientali
– nelle norme europee; elaborare indicatori del livello di integrazione dei requisiti ambientali nelle norme; identificare e
– coordinare gli aspetti ambientali trattati dagli organismi europei di normalizzazione, fornire un sostegno comunitario
– ai gruppi europei d’interesse che attuano tali azioni; riferire periodicamente sulle modalità di utilizzo dei vari strumenti di integrazione dei requisiti ambientali nelle norme,
a livello degli Stati membri, e particolarmente di quelli di nuova adesione:
– prevedere delle misure per la promozione di attività di formazione e di sensibilizzazione;
– garantire la raccolta e diffusione dell’informazione da parte dei rispettivi organismi di normazione;
– assistere ed agevolare tutti i soggetti interessati, specie i rappresentanti della società civile e degli enti pubblici attivi nel campo dell’ambiente, per farli partecipare pienamente al processo normativo;
– riferire sulle misure di sostegno adottate, con lo scopo di promuovere gli scambi di esperienze e di buone prassi,
a livello comunitario:
– varare misure finanziarie di sostegno comunitario a progetti di sensibilizzazione e formazione promossi da organismi europei di normalizzazione;
– organizzare un controllo costante delle attività formative e di sensibilizzazione realizzate; inserire, se del caso, previa consultazione degli interessati, gli aspetti ambientali nella formulazione dei mandati di normazione;
– sostenere i gruppi interessati su scala europea nella identificazione e nel coordinamento degli elementi ambientali della normazione europea;
– organizzare riunioni per consentire lo scambio di esperienze e buone prassi e l’approvazione di indicatori del progresso normativo europeo che abbiano particolare attinenza con la dimensione ambientale;
– attuare un sistema di valutazione costante dei progressi realizzati nei settori indicati, valutazione che dovrà essere esaminata, almeno una volta all’anno, con le parti interessate.