Infortuni a scuola
Riproduciamo di seguito un articolo a cura di Rocco Vitale, Presidente dell’Aifos, Associazione Italiana Formatori della Sicurezza.
Nell’ultimo anno il 23,5% degli studenti italiani si è fatto male sollevando o spostando un peso. Di questi il 17,2% ha avuto mal di schiena mentre il 7% ha avuto un infortunio ai piedi e un 68% lamenta un infortunio di altra natura non collegato alla movimentazione manuale.
Sono questi i primi dati che emergono da una ricerca condotta dall’AIFOS, Associazione Italiana Formatori della Sicurezza sul Lavoro, al fine di studiare l’atteggiamento e il comportamento dei giovani studenti italiani verso il problema relativo all’informazione e alla prevenzione delle malattie muscolo-scheletriche. La ricerca, condotta nell’ambito della scuola secondaria superiore, è stata realizzata quale contributo alla campagna europea della sicurezza sul lavoro dedicata per l’anno 2007 all’informazione e prevenzione delle malattie muscolo-scheletriche.
La ricerca è stata realizzata, con il patrocinio della S.I.E., Società Italiana di Ergonomia, su un campione rappresentativo di studenti di 13 regioni italiane.
La ricerca finalizzata alla conoscenza dei dati relativi alla percezione del rischio da parte degli studenti e della reale situazione degli avvenimenti infortunistici è stata occasione di specifiche azioni di incontro con gli studenti per sviluppare una attenta azione di informazione sui rischi delle malattie muscoloscheletriche.
Al campione è stato presentato un questionario, realizzato in collaborazione con la S.I.E., così costituito: -cinque domande con risposte a scelta multipla sulla percezione del rischio; -sei serie di tre vignette che rappresentavano posizioni e atteggiamenti di postura rispetto al sollevamento di un carico. Tra le tre vignette lo studente doveva indicare quella esatta in quanto tra le tre proposte solo una era la risposta corretta.
Il questionario è stato volutamente breve e redatto su un singolo foglio formato A4 e stampato fronte e retro. Trattandosi di esaminare la percezione del rischio ed evitare, allo stesso tempo, copiature e influenza da parte dei compagni, si è dato un tempo massimo di 10 minuti utile affinché la risposta fosse spontanea e non mediata da eventuali suggerimenti o confronti con altri studenti.
La ricerca è stata curata da Giovanni Cavadi – Psicologo del lavoro (Università degli Studi di Milano Bicocca), Rocco Vitale – Sociologo del lavoro (Università degli Studi di Brescia) e Luigi Dal Cason – Medico del Lavoro, ergonomo.
La scuola come ambiente di lavoro
L’ambito di intervento è la scuola intesa sia come luogo di lavoro per i rischi specifici che presenta sia per la presenza degli studenti nel loro “doppio ruolo” di utenti del sistema scolastico e, successivamente, per l’accesso al mondo del lavoro. Nel nostro caso la prevenzione delle malattie muscoloscheletriche sono strettamente connesse al comportamento degli studenti. E’ stata, poi, considerata l’importanza dell’azione rivolta verso gli studenti, lavoratori di domani, nell’affrontare la questione della movimentazione quale momento dello sviluppo della cultura della sicurezza sul lavoro.
I rischi presenti nella scuola
Gli scopi dell’iniziativa sono stati due: 1.Analisi dei rischi presenti nella scuola correlati all’attività di movimentazione manuale ed i relativi disturbi muscoloscheletrici cui sono soggetti gli studenti, considerati quali “lavoratori” nell’ambiente scolastico. 2.Analisi della percezione del rischio, da parte degli studenti, in relazione alle manovre posturali corrette nella movimentazione per prevenire l’insorgere di malattie muscoloscheletriche.
I dati emersi dalla ricerca
L’indagine è stata condotta su un campione nazionale di 1333 giovani studenti delle classi IV e V della scuola media superiore, rappresentativo dell’intera popolazione studentesca. La ricerca è stata svolta in 13 regioni italiane. Il campione è composto da 738 maschi (55,4%) e 579 femmine (43,4 %), altri 16 (1,2%) non hanno specificato il genere. L’età media è di 16,5 anni. Il 49% degli studenti conosce bene cosa significa movimentazione manuale dei carichi e ne indica il sollevamento, spostamento, spingere, ecc. mentre per il 26,5 % movimentazione significa spostare un carico, per il 14,4 % sollevare e per l’8,4% spingere un carico.
Alleggerisci il carico dello zainetto
La percezione immediata del disturbo muscolo scheletrico si evidenzia nello “zainetto”. Lo slogan europeo “alleggerisci il carico” si realizza per il 50,8 % degli studenti con l’avere molti meno libri da portare mentre il 38 % dice che bisogna portarlo bene sulle spalle e solo il 9,9 % pensa che sia utile avere lo zainetto con le rotelle. Gli studenti per il 64,3% hanno ben presente che lo schienale dello zainetto deve essere rigido ed imbottito ma il 17,7% dice che deve essere di dimensioni più piccole ed il 16,7% lo vuole di materiale molto più leggero a carico vuoto.
Come evitare il mal di schiena nel movimentare un carico
Oltre il 90% degli studenti dichiara di conoscere bene le posizioni ergonomiche di sollevamento del carico che deve: -essere tenuto il più vicino possibile al corpo durante il trasporto; -sollevato e deposto a terra con la schiena in posizione diritta, il tronco eretto, il corpo accoccolato e in posizione ben equilibrata Però solo il 49,6% degli studenti dichiara che bisogna: -evitare sempre le torsioni -evitare movimenti bruschi, come per esempio sollevarsi di colpo. Oltre il 90% degli studenti conosce la corretta posizione da assumere durante l’uso del computer al fine di evitare i danni di natura muscolo scheletrica ed alla vista.
Prime considerazioni conclusive
Quasi un quarto degli intervistati dichiara di essersi fatto male nell’ultimo anno prima della rilevazione,in particolare alla schiena. Che la movimentazione manuale dei carichi è intesa da quasi la metà degli studenti (49,9) come ogni operazione di trasporto o dei sostegno di un carico con le conseguenti azioni comuni quali il sollevare,il deporre,spingere,tirare o portare a spostare il carico. Non è invece così evidente la relazione tra lo spostare il carico e il relativo fattore di rischio tale da poter cagionare danni o lesioni dorso-lombari. Rispetto agli obiettivi della campagna europea di promozione all’approccio gestionale integrato per affrontare le patologia muscoloscheletriche,questa indagine AIFOS si è centrata solo sulla percezione e valutazione da parte dei giovani studenti dell’intero carico sul corpo che poi è causa di patologie spesso debilitanti. Complessivamente il grado di percezione del rischio nel campione di studenti da noi analizzato presenta dati reali sui quali riflettere: come si vede anche nella scuola la percentuale di infortuni dovuti a rischio muscolo scheletrici è la stessa del mondo del lavoro e della media europea. C’è ancora molto da fare nella fase formativa per raggiunge quegli standard ottimali che la campagna europea si prefigge.