Imballaggi a prova di bambino: nuove norme UNI
fonte: sito UNI
Migliaia sono gli incidenti domestici che avvengono ogni anno nel nostro Paese e che vedono purtroppo protagonisti i bambini (68000 nel 1999 secondo i dati raccolti da ISTAT). Molti di questi incidenti sono spesso causati da ingestioni di sostanze caustiche o di medicinali lasciati inavvertitamente in giro per casa.
A partire dall’introduzione degli imballaggi a prova di bambino, l’incidenza dell’ingestione accidentale di sostanze potenzialmente pericolose nei bambini al di sotto dei cinque anni è diminuita. Se ciò sia dovuto all’utilizzo di questo tipo di imballaggi non è facilmente valutabile ma è indubbio che gli imballaggi a prova di bambino hanno fornito un contributo positivo a questa riduzione.
Dato l’utilizzo sempre più frequente di questi imballaggi si è sentita la necessità di definirne le caratteristiche e i relativi metodi di prova per dare adeguate garanzie ed evitare confusione e malintesi in un settore di grande importanza per la sicurezza dei più piccoli.
Per far fronte a questa esigenza l’UNI ha pubblicato due norme:
- UNI EN ISO 8317:2005 “Imballaggi a prova di bambino – Requisiti e procedure di prova per imballaggi richiudibili”
- UNI EN 14375:2004 “Imballaggi non richiudibili a prova di bambino per prodotti farmaceutici – Requisiti e prove”.
La norma UNI EN ISO 8317 stabilisce le caratteristiche che devono avere gli imballaggi richiudibili prima di essere immessi sul mercato (in particolare per solventi, prodotti per l’igiene della casa, preparati fortemente acidi o alcalini, sostanze utilizzate per il giardinaggio, etc).
La norma UNI EN 14375 stabilisce invece le caratteristiche degli imballaggi non richiudibili per prodotti farmaceutici, ossia quegli imballaggi che una volta aperti non possono più essere richiusi correttamente: ad esempio le confezioni monodose (colliri, etc) e i cosiddetti “blister” (confezioni per capsule e compresse).
Entrambi questi tipi di imballaggi, una volta sottoposti a prove in conformità alle norme, devono fornire un grado soddisfacente di resistenza all’apertura da parte dei bambini ma -allo stesso tempo- un livello sufficiente di accessibilità al loro contenuto da parte degli adulti.
I procedimenti di prova relativi ad entrambi i tipi di imballaggio devono quindi essere eseguiti in due fasi: una prova con i bambini e una con gli adulti.
La prova con i bambini viene eseguita alla presenza di un supervisore e in un ambiente che sia loro familiare: si forma un gruppo composto al massimo da 200 bambini di età compresa tra i 42 e i 51 mesi
I bambini devono essere selezionati in modo da rappresentare il più fedelmente possibile le diverse origini sociali, etniche e culturali della popolazione nel suo complesso e non soltanto della zona in cui si svolge la prova.
Ad ogni coppia di bambini viene dato un certo numero di imballaggi da aprire con qualsiasi mezzo desiderino utilizzare. Hanno 10 minuti di tempo: se non riescono ad aprire o ad accedere al contenuto del prodotto nei primi cinque minuti della prova devono assistere ad un’unica dimostrazione di apertura dell’imballaggio da parte di un adulto; dopo di che hanno altri cinque minuti di tempo per provare ad aprire l’imballaggio.
L’imballaggio è ritenuto conforme se:
- almeno l’85% dei bambini non è riuscito ad aprire l’imballaggio entro i primi cinque minuti ( o se -nel caso degli imballaggi non richiudibili- non è riuscito ad accedere a più di otto monodosi nei primi cinque minuti)
- almeno l’80% dei bambini non è riuscito ad aprire l’imballaggio entro i successivi cinque minuti dopo aver assistito alla dimostrazione (o se -nel caso degli imballaggi non richiudibili- non è riuscito ad accedere a più di otto monodosi entro 10 minuti).
Per quanto riguarda la prova con gli adulti, il gruppo deve comprendere 100 partecipanti tra i 50 e i 70 anni di età, accuratamente selezionati sulla base di diversi parametri (ad esempio non devono avere alcuna esperienza professionale nel campo della progettazione o fabbricazione di questi imballaggi e non devono aver precedentemente partecipato a test simili).
Ai partecipanti viene spiegato lo scopo della prova senza però fornire alcuna dimostrazione pratica. La prova viene eseguita individualmente alla presenza del supervisore: i partecipanti hanno 5 minuti di tempo per familiarizzare con l’imballaggio, leggere eventualmente le istruzioni e quindi tentare di aprirlo correttamente. Alle persone che riescono ad aprire l’imballaggio entro il tempo stabilito viene fornito un nuovo imballaggio, identico al precedente, che devono riuscire ad aprire in un minuto.
L’imballaggio è ritenuto conforme se almeno il 90% degli adulti è stato in grado di accedere ad almeno una monodose in 1 minuto o, nel caso degli imballaggi richiudibili, se la stessa percentuale di adulti è riuscita ad aprirlo nei primi cinque minuti ed ad aprirlo e richiuderlo correttamente nel minuto di prova successivo.
Tutti i risultati devono essere registrati su appositi diagrammi di prova (illustrati nelle norme stesse) al fine di essere interpretati e valutati.
Solo gli imballaggi che soddisfano i requisiti delle prove eseguite sia con gli adulti sia con i bambini vengono ritenuti conformi alle norme… e quindi sicuri!