A caccia di un sistema unico
Fonte “Il Sole 24 ore”
Cercare i “punti in comune” tra sistemi aziendali finalizzati all’assicurazione della qualità, alla protezione dell’ambiente e alla sicurezza dei lavoratori: è il segreto per ottenere una gestione integrata qualità-ambiente-sicurezza che porta ad avere un’elevata efficienza sotto tutti e tre gli aspetti. Ma il procedimento richiede particolare cura e attenzione.
I contesti normativi. Il primo ambito da considerare è senz’altro quello costituito dalle norme per l’assicurazione qualità Iso 9001 e Iso 9002, assai note e già adottate da moltissime aziende.Il sistema qualità è senz’altro un punto basilare dell’insieme normativo, che vede il secondo polo attorno a cui sviluppare una integrazione gestionale e operativa rappresentato dalla norma per la gestione ambientale Iso 14001.
Il naturale completamento può essere costituito dalla guida Bs 8800, che riguarda i sistemi di gestione dell’igiene e della sicurezza del lavoro e sopperisce alla mancanza di una specifica norma Iso in materia. Scopo della Bs 8800, la cui diffusione in Italia è ancora contenuta, è quello di costituire una linea-guida per consentire a un’organizzazione di integrare la gestione della salubrità e della sicurezza del lavoro con gli aspetti di business e ambientali.
La sinergia. Appare evidente come queste normative siano tra loro fortemente sinergiche, e come possa essere naturale e ragionevole pensarne un’applicazione e una gestione altamente integrata. É quindi possibile definire come sistema integrato un sistema unificato che, in azienda, stabilisca e supporti operativamente le procedure riguardanti sia la qualità dei processi sia il loro corretto impatto sull’ambiente e sulla sicurezza, nel quadro di una gestione globale razionalizzata e volta ad incrementare, ancor più, la sua efficacia e la sua efficienza.
Caratteristica fondamentale di un sistema integrato qualità-ambiente-sicurezza (QAS) è inoltre l’integrazione documentale, fondata su di un unico manuale; esso richiama procedure di sistema comuni e istruzioni operative che governano, nell’ottica integrata, l’attuazione di tutti i processi previsti.
Dal punto di vista realizzativo, l’approccio integrato può contare su diverse interessanti realizzazioni. Dovendosi ricercare nelle aziende certificate Iso 14001 gli attori in cui il processo di integrazione può nascere più spontaneamente, la base da considerare è costituita dalle molte aziende, di norma in possesso anche di certificazione Iso 9000, che hanno però optato, fino ad oggi, per mantenere separati il manuale della qualità, quello di gestione ambientale e le relative procedure.
L’approccio QAS più diffuso si configura come un’unificazione parziale dei sistemi relativa a quelle sezioni che, per loro natura, risultano più facilmente integrabili, a partire da quelle riguardanti le verifiche ispettive, l’addestramento del personale e le responsabilità della direzione. Deve essere comunque sottolineato che l’opportunità o meno di introdurre un sistema QAS fortemente integrato dipende, in modo sostanziale, dalla specifica attività aziendale, dal rilievo che i predetti contesti assumono all’interno dell’organizzazione, dal livello di sviluppo dei sistemi presi singolarmente e, infine, dagli stimoli (percepiti dalla direzione e/o indotti dal mercato) a far sì che l’azienda adotti un tale potente strumento di management.
Implementazione di un sistema QAS. Visti i sistemi integrati QAS realizzati finora, più che le attuali norme Iso 9000 il modello da seguire è stato individuato in quello proposto dalle più recenti Iso 14000 (e Bs 8800), impostate secondo il principio del miglioramento continuo fondato sul ciclo Pdca (Plan, Do, Check, Act, cioè pianificazione, attuazione, verifica e riesame).
La pianificazione prevede l’individuazione da parte della direzione degli obiettivi tecnicamente ed economicamente raggiungibili (su base anche pluriennale) per qualità, ambiente, salute e sicurezza. Tale individuazione deve essere fondata sulla politica aziendale QAS, definita dalla direzione su elementi di analisi ambientale, sulle valutazioni dei rischi del personale e sulle prescrizioni legislative in materia.
Per l’attuazione è possibile prevedere che ogni unità organizzativa definisca piani e obiettivi di dettaglio, che governeranno i propri processi per la realizzazione del servizio.
La fase di verifica deve basarsi su audit integrati, effettuati a vari livelli (continui sulle non conformità, a campione su unità organizzative, sistematici su processi rilevanti e di “sistema” sulla struttura generale QAS).
Le fasi di riesame, infine, devono essere strutturate in modo da analizzare, in relazione alla complessità organizzativa, tutte le evidenze e i risultati ottenuti nell’esercizio, in relazione ai piani previsti e nell’ottica del miglioramento continuo.
É infine da sottolineare che per i sistemi QAS è possibile una verifica ispettiva di certificazione anch’essa integrata; pur non discostandosi dai singoli schemi certificativi, essa permette all’ente certificatore di ottimizzare le risorse ispettive e di ottenere un elevato livello di completezza ed efficacia dell’audit sulla globalità degli aspetti documentali e di attuazione.