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Corso RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) per datori di lavoro – Rischio alto

Obiettivo

Soddisfare le esigenze attuali relative all’obbligo di formare e di informare i Responsabili del Servizio di Prevenzione (RSPP) per quanto riguarda i problemi collegati alla sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro.
Il decreto legislativo 81/08 oltre a prevedere l’obbligo di nomina di questa figura all’interno di tutte le aziende prevede che allo stesso sia fatta una formazione particolare, necessaria al fine di gestire la sicurezza nell’azienda.
Contenuti e durata della formazione sono stati definiti dalla pubblicazione dell’Accordo Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato e le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 21 dicembre 2011 pubblicato sulla G.U. n. 8 del 11 gennaio 2012 con entrata in vigore dal 26 gennaio 2012.
Il corso di formazione RSPP si rivolge esclusivamente ai datori di lavoro che – per dimensioni e tipologia della propria azienda (rischio alto) nonché per requisiti personali – hanno deciso di autonominarsi Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione non identificato nel datore di lavoro deve seguire un percorso formativo come previsto dal D.Lgs. 195/2003 e dai provvedimenti del 26 gennaio 2006 e del 5 ottobre 2006.

MODULO 1. NORMATIVO – giuridico

  • sistema legislativo in materia di sicurezza dei lavoratori
  • la responsabilità civile e penale e la tutela assicurativa
  • la “responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, della società e delle associazioni, anche prive di responsabilità giuridica” ex. D.Lgs. n. 231/2001 e s.m.i.
  • il sistema istituzionale della prevenzione
  • i soggetti del sistema di prevenzione aziendale secondo il D.Lgs. 81/08: compiti, obblighi, responsabilità
  • il sistema di qualificazione delle imprese

MODULO 2. GESTIONALE – gestione ed organizzazione della sicurezza

  • i criteri e gli strumenti per l’individuazione e la valutazione dei rischi
  • la considerazione degli infortuni mancati e delle modalità di accadimento degli stessi
  • la considerazione delle risultanze delle attività di partecipazione dei lavoratori
  • il documento di valutazione dei rischi (contenuti, specificità e metodologie)
  • i modelli di organizzazione e gestione della sicurezza
  • gli obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera di somministrazione
  • il documento unico di valutazione dei rischi da interferenza
  • la gestione della documentazione tecnico amministrativa
  • l’organizzazione della prevenzione incendi, del primo soccorso e della gestione delle emergenze

MODULO 3. TECNICO – individuazione e valutazione dei rischi

  • i principali fattori di rischio e le relative misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione
  • il rischio stress lavoro-correlato
  • i rischi ricollegabili al genere, all’età e alla provenienza da altri paesi
  • i dispositivi di protezione individuale
  • la sorveglianza sanitaria

MODULO 4. RELAZIONALE – formazione e consultazione dei lavoratori

  • l’informazione, la formazione e l’addestramento
  • le tecniche di comunicazione
  • il sistema delle relazioni aziendali e della comunicazione in azienda
  • la consultazione e la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
  • natura, funzioni e modalità di nomina o di elezione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza
  • test di verifica apprendimento

MODULO 5 – Il sistema di gestione della sicurezza secondo lo standard OHSAS

  • Lo standard OHSAS
  • Il contenuto della norma
  • Identificazione aspetti e rischi
  • Obiettivi
  • Requisiti legali, legislazione nazionale
  • Struttura e responsabilità
  • Addestramento
  • Comunicazione
  • Monitoraggio e misurazione
  • Emergenze
  • Registrazioni
  • Riesame della direzione
  • Analisi dei rischi
  • Tecniche di audit

MODULO 6 – Introduzione ai modelli organizzativi secondo il modello 231

  • Il Governo e Controllo Aziendale nel sistema del D.Lgs 231/01
  • Introduzione al Modello Organizzativo e al diritto applicato
  • La valutazione del Modello Organizzativo e il ruolo e l’operatività dell’ODV
  • L’analisi di rischio degli ambiti 231/01
  • Il piano delle attività e verifiche
  • La responsabilità amministrativa dell’ente e le figure penalmente responsabili
  • Le aree di reato contemplate nel D.lgs 231/01
  • Il sistema sanzionatorio e il processo

MODULO 7 – La disciplina sanzionatoria

  • Sanzioni in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro
  • Lettura del D.lgs. 81/08: come imparare a capire le sanzioni collegate a un obbligo normativo
  • Il ruolo delle ASL
  • I sopralluoghi Ispettivi e gli organi di controllo
  • Verbali di contravvenzioni e di prescrizione
  • Modalità di pagamento e gestione delle contravvenzioni
  • Esempi pratici e risoluzioni di casi concreti

MODULO 8 – Le rappresentanze sindacali

  • I sindacati: storia e presenza nelle aziende
  • Il ruolo del RLS
  • Il ruolo delle rappresentanze sindacali in azienda nell’ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro
  • Il rappresentante per la sicurezza a livello territoriale: obbligo e funzioni all’interno dell’azienda

D.Lgs. 81/08

  1. art. 17 – Obblighi del datore di lavoro non delegabili
  2. art. 31 – Servizio di prevenzione e protezione
  3. art. 33 – Compiti del servizio di prevenzione e protezione
  4. art. 34 – Svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi
  5. Allegato II – Casi in cui è consentito lo svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dei rischi
  6. Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011
  7. Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997
  8. Provvedimento del 5 ottobre 2006 (G.U. n. 285 del 07/12/2006): Accordo ai sensi dell’articolo 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, concernente le linee guida interpretative dell’Accordo sancito in Conferenza Stato-regioni il 26 gennaio 2006, in attuazione dell’articolo 8-bis, comma 3, del decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, introdotto dall’articolo 2 del decreto legislativo del 23 giugno 2003, n. 195 in materia di prevenzione e protezione dei lavoratori sui luoghi di lavoro. (Repertorio atti n. 2635)
  9. Provvedimento del 26 gennaio 2006 (G.U. n. 37 del 14/02/2006): Accordo tra il Governo e le regioni e province autonome, attuativo dell’articolo 2, commi 2, 3, 4 e 5, del decreto legislativo 23 giugno 2003, n. 195, che integra il decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, in materia di prevenzione e protezione dei lavoratori sui luoghi di lavoro. (Atto n. 2407) – allegato
  10. Decreto Legislativo n. 195 del 23 giugno 2003 (G.U. n. 174 del 29/06/2003): Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626, per l’individuazione delle capacità e dei requisiti professionali richiesti agli addetti ed ai responsabili dei servizi di prevenzione e protezione dei lavoratori, a norma dell’articolo 21 della legge 1° marzo 2002, n. 39

Nomina del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP): che cosa fare?

Il datore di lavoro ha l’obbligo di organizzare il Servizio di Prevenzione e protezione all’interno della propria azienda, designando gli addetti ed il responsabile del servizio.

Il datore di lavoro può:

  • Autonominarsi RSPP
  • Nominare un dipendente dell’azienda
  • Avvalersi di una persona esterna

Il datore di lavoro può autonominarsi RSPP nel caso di:

  • Aziende artigiane ed industriali fino a 30 dipendenti
  • Aziende della pesca fino a 20 dipendenti
  • Altre aziende fino a 200 dipendenti

Seguono le date e le sedi dei corsi.

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CODICE
S3C
DESTINATARI
I datori di lavoro di aziende di meno di 30 addetti che, in base ai D.lgs. 81/08 e D.M. 16/01/97 hanno deciso di autonominarsi Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) per aziende a rischio alto
DURATA
48 ore (6 giornate non consecutive di 8 ore)
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