Le inondazioni in Europa: bilancio delle vittime e danni fisici
Il bilancio delle vittime e dei danni fisici cagionati dalle inondazioni in Europa è impressionante ed è purtroppo destinato ad aumentare a causa del cambiamento climatico. Le inondazioni sono fenomeni naturali che non possono essere prevenuti, ma almeno è possibile minimizzarne l’impatto, e a questo scopo la Commissione europea ha avanzato una proposta legislativa per identificare le aree a rischio. Gli studi condotti consentiranno di sviluppare piani di gestione dei rischi di alluvione incentrati su prevenzione, protezione e preparazione.
Le recenti immagini di una delle più importanti capitali europee, Praga, invasa dalle acque ci hanno costretti a prendere atto di quale grave rischio ambientale le inondazioni costituiscano. Si tratta di una tragedia che può colpire zone estese del continente, non soltanto le aree costiere basse.
Tra il 1998 e il 2004, l’Europa è stata flagellata da oltre 100 grandi alluvioni, tra cui quelle catastrofiche dell’estate del 2002, quando il Danubio e l’Elba strariparono scatenando torrenti di distruzione. I costi umani e finanziari sono imponenti: in Europa, negli ultimi otto anni le inondazioni hanno provocato 700 vittime, costretto mezzo milione di persone ad abbandonare le proprie case e causato danni economici per un valore di almeno 25 miliardi di euro.
I rischi aumentano
Sono molti i fattori che suggeriscono che l’Europa, negli anni a venire, sarà sempre più colpita da fenomeni di questo genere: il cambiamento climatico conduce all’aumento delle precipitazioni e all’innalzamento del livello dei mari, mentre la gestione inadeguata dei sistemi fluviali e la tendenza a costruire sulle piane alluvionali riducono la capacità del terreno di assorbire le acque di piena.
È inoltre in aumento la tendenza a stabilire insediamenti produttivi e umani in aree potenzialmente pericolose. Lungo il Reno, ad esempio, oltre 10 milioni di persone sono a rischio, mentre il danno potenziale è valutato intorno ai 165 miliardi di euro.
Le aree costiere, molte delle quali sono già alle prese con i problemi legati all’erosione, sono forse le più esposte: il valore totale delle proprietà economiche insediate nel raggio di un chilometro dal mare lungo le coste europee raggiunge i 1.000 miliardi di euro.
Ma le inondazioni arrecano danni anche all’ambiente, perché possono, ad esempio, distruggere le zone umide e ridurre la biodiversità oppure diffondere l’inquinamento spargendo sostanze provenienti da impianti per il trattamento delle acque reflue o da fabbriche che utilizzano agenti chimici tossici.
Azione coordinata
Le autorità nazionali sono già fortemente coinvolte nell’elaborazione di misure per la protezione dalle inondazioni. Tuttavia, dal momento che la gran parte dei più importanti bacini fluviali bagna più di un paese, un’azione concertata a livello comunitario comporterebbe vantaggi maggiori. Le aree fluviali e costiere necessitano di coordinamento e di una pianificazione a lungo termine per assicurare che né le inondazioni né le misure atte a gestirle rechino danni inutili all’ambiente e all’economia o mettano a repentaglio la vita delle persone.
La Commissione propone un quadro comunitario per la gestione dei rischi di alluvione, da intendersi come saldamente legato alla direttiva quadro sulle risorse idriche che permane al cuore della politica UE di protezione delle acque.
La direttiva imporrebbe alle autorità nazionali di valutare il rischio di inondazione nei bacini fluviali e nelle zone costiere, in modo da procedere a una mappatura delle aree inondabili.
Saranno previsti piani per la gestione dei rischi di alluvione che copriranno ogni fase del ciclo di gestione del rischio. Essi si concentreranno infatti sulla prevenzione, impedendo la costruzione di edifici nelle aree inondabili e favorendo la diffusione di politiche appropriate di utilizzo del territorio tra gli agricoltori, vaglieranno provvedimenti tesi a ridurre l’insorgenza delle inondazioni e stabiliranno procedure d’emergenza per i casi in cui esse siano inevitabili.
La legislazione mira inoltre a informare i cittadini e a favorire la loro partecipazione allo sviluppo di misure per la protezione dalle inondazioni.
Articolo tratta d a”L’ambiente per gli Europei” – periodico della direzione generale Ambiente (comunità Europea)
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