NASpI e infortuni sul lavoro: cosa cambia da marzo 2025
A partire da marzo 2025, l’INPS introdurrà modifiche rilevanti nella gestione della NASpI per i lavoratori che subiscono un infortunio o una malattia nei giorni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro. Questi cambiamenti mirano a garantire una maggiore tutela e ad agevolare i lavoratori nel periodo di transizione tra un impiego e la ricerca di una nuova occupazione.
Sospensione dei termini per la richiesta della NASpI in caso di infortunio
Attualmente, i lavoratori devono presentare la domanda di NASpI entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro. Tuttavia, con la nuova normativa, se il lavoratore subisce un infortunio o si ammala durante questo periodo, i giorni di malattia o infortunio non verranno conteggiati ai fini della scadenza per la richiesta dell’indennità di disoccupazione.
Ciò significa che il termine di 68 giorni verrà sospeso fino alla completa guarigione del lavoratore, permettendo di inoltrare la domanda senza il rischio di perdere il diritto al sussidio.
Chi può beneficiare della sospensione dei 68 giorni?
La sospensione del termine dei 68 giorni NASpI si applica a chi, dopo la fine del rapporto di lavoro, si ammala o subisce un infortunio che rientra in uno dei seguenti casi:
- Malattia certificata dal medico di base o dall’INPS, con durata superiore a un certo numero di giorni (ancora da definire con precisione).
- Infortunio sul lavoro riconosciuto dall’INAIL, che comporti un periodo di inabilità temporanea assoluta.
- Ricovero ospedaliero con impossibilità temporanea al lavoro.
Questa modifica rappresenta un vantaggio significativo per i lavoratori, evitando situazioni di svantaggio economico nel caso in cui un infortunio impedisca di rispettare le scadenze per la richiesta della NASpI.
Obblighi del lavoratore e documentazione necessaria
Per usufruire della sospensione, il lavoratore dovrà fornire la certificazione medica adeguata. In particolare:
- In caso di malattia comune: il certificato del medico curante dovrà essere trasmesso all’INPS attraverso il sistema di trasmissione telematica.
- In caso di infortunio sul lavoro: il lavoratore dovrà presentare il certificato INAIL che attesta la durata dell’inabilità temporanea.
- Dopo la guarigione: sarà necessario un documento che certifichi il ritorno alla piena capacità lavorativa, così da far ripartire il conteggio dei giorni utili per la richiesta della NASpI.
Implicazioni pratiche e vantaggi della nuova normativa
Questa nuova regolamentazione offre diversi benefici:
- Migliore tutela dei lavoratori: chi subisce un infortunio non rischia di perdere l’accesso alla NASpI per cause indipendenti dalla propria volontà.
- Maggiore flessibilità nei tempi di presentazione della domanda: la sospensione dei termini consente ai lavoratori di concentrarsi sulla guarigione prima di preoccuparsi delle scadenze amministrative.
- Allineamento con altri strumenti di protezione sociale: la misura si inserisce in un contesto più ampio di tutela della continuità del reddito per chi si trova in situazioni di vulnerabilità temporanea.
Le modifiche previste per marzo 2025 rappresentano un passo avanti nella protezione dei lavoratori che, a seguito di un infortunio o malattia, potrebbero avere difficoltà a rispettare le tempistiche di richiesta della NASpI. La sospensione dei termini garantirà una maggiore equità nel trattamento dei disoccupati, assicurando che nessuno venga penalizzato per motivi di salute.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, è sempre consigliabile consultare il sito ufficiale dell’INPS o rivolgersi a un patronato specializzato in materia di sicurezza sociale.