Chiarimenti in merito alla vaccinazione anti-COVID-19 in chi ha contratto un’infezione dopo la somministrazione della prima dose
E’ stata pubblicata dal Ministero della Salute la Nota n. 40711 del 9 settembre 2021 con la quale vengono forniti chiarimenti sulla seconda dose di vaccino per chi ha contratto il Covid dopo la somministrazione della prima dose di un vaccino con schedula vaccinale a due dosi.
Per chi ha contratto un’infezione da SARS-CoV-2 a seguito della somministrazione della prima dose di vaccino, tenuto conto del parere del Comitato tecnico, si chiarisce che:
- in caso di infezione da SARS-CoV-2 confermata (definita dalla data del primo test molecolare positivo) entro il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, si indica il completamento vaccinale con una seconda dose da effettuare entro 6 mesi dalla contrazione del virus, data del primo test molecolare positivo. Pertanto, si procede con la somministrazione della seconda dose entro sei mesi, in caso di infezione Covid entro 14 giorni dalla prima dose;
- in caso di infezione da SARS-CoV-2 confermata (definita dalla data del primo test molecolare positivo) oltre il quattordicesimo giorno dalla somministrazione della prima dose di vaccino, la schedula vaccinale è da intendersi completata, in quanto l’infezione stessa è da considerarsi equivalente alla somministrazione della seconda dose. Pertanto, in caso di infezione dopo 14 giorni dalla prima dose, non è prevista nessuna seconda dose. L’eventuale somministrazione di una seconda dose non è comunque controindicata; ciò vale anche per i soggetti guariti, in precedenza non vaccinati, che hanno ricevuto una sola dose di vaccino dopo l’infezione da SARS-CoV-2.
Sulla nota del Ministero, come da precedenti comunicazioni, viene ribadito che l’esecuzione di test sierologici, effettuati con lo scopo di individuare la risposta anticorpale nei confronti del virus, non è indicata ai fini del processo decisionale vaccinale.