Variante Delta: le ultime circolari del Ministero della Salute
Il Ministero della Salute in data 25 giugno 2021 ha diramato una circolare (n. 28537) con oggetto “Aggiornamento della classificazione delle nuove varianti SARS-CoV-2, loro diffusione in Italia e rafforzamento del tracciamento, con particolare riferimento alla variante Delta” in cui si fa il punto sulla classificazione delle varianti di SARS-CoV-2.
Si specifica che alcune varianti di SARS-CoV-2, comprese tutte le varianti VOC – varianti che destano preoccupazione (Variants of Concern) – attualmente identificate, mostrano una maggiore trasmissibilità rispetto alle varianti precedenti/co-circolanti, pertanto è necessario mantenere una stretta aderenza alle misure di contenimento della trasmissione previste (distanziamento fisico, igiene delle mani e utilizzo delle mascherine in ambienti chiusi).
Sulla base delle ultime evidenze disponibili, la VOC Delta (variante indiana) è del 40-60% più trasmissibile rispetto alla VOC Alpha (variante inglese) e può essere associata a un rischio più elevato di ospedalizzazione.
Viene specificato sulla circolare che vi sono evidenze che quanti hanno ricevuto solo la prima dose di una vaccinazione che prevede la somministrazione di due dosi per il completamento del ciclo vaccinale, sono meno protetti contro l’infezione con la variante Delta rispetto all’infezione da altre varianti, indipendentemente dal tipo di vaccino somministrato. Il completamento del ciclo vaccinale fornisce invece una protezione contro la variante Delta quasi equivalente a quella osservata contro la variante Alpha.
E’ pertanto raccomandato sulla circolare stessa del 25/06/2021 di continuare a monitorare con grande attenzione la circolazione delle varianti del virus SARS-CoV-2, di rafforzare le attività di tracciamento dei casi e dei contatti di caso e di applicare tempestivamente e scrupolosamente sia le misure di contenimento della trasmissione previste, che le misure di isolamento e quarantena in caso di VOC Delta sospetta o confermata, per le quali si rimanda alla Circolare n. 22746 del 21/05/2021.
Lo scenario però è mutevole ed imprevedibile. Ed è per questo che il Ministero della Salute ha diffuso di recente un’altra circolare in cui chiede di rafforzare tracciamento, l’isolamento dei cluster e di accelerare le vaccinazioni, unico strumento in mancanza di misure di contenimento.
L’ultima circolare del Ministero della Salute (n.31101 del 09 Luglio 2021) detta le misure alla luce di un’Allerta internazionale riguardo la variante Delta con incremento dei casi COVID-19 in diversi Paesi Europei.
La Circolare del 09 Luglio 2021 riporta, tra l’altro, la mappa degli Stati membri dell’UE, suddivisa per regioni, pubblicata dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) sulla base dei dati forniti dagli Stati membri, che mostra i livelli di rischio nelle diverse regioni europee utilizzando un sistema a semaforo.
Si legge nel documento che “L’allentamento delle misure di controllo nelle ultime settimane ha generato un aumento della mobilità delle persone a livello nazionale e internazionale, portando a un aumento delle interazioni sociali della popolazione. Nel contesto italiano, in cui la campagna di vaccinazione non ha ancora raggiunto coperture sufficienti in tutte le fasce di età, la diffusione di varianti a maggiore trasmissibilità può avere un impatto rilevante”.
Vista l’attuale distribuzione delle varianti del virus Sars-CoV-2, come già specificato nella circolare del 25/06/21, viene raccomandato di:
- continuare a monitorare con grande attenzione la circolazione delle varianti del virus Sars-CoV-2;
- rafforzare le attività di tracciamento dei casi e dei contatti di caso;
- applicare tempestivamente e scrupolosamente sia le previste misure di contenimento della trasmissione, che le misure di isolamento e quarantena in caso di VOC Delta sospetta o confermata, per le quali si rimanda alla Circolare n. 22746 del 21 maggio 2021.
Ancora, si raccomanda di “applicare le indicazioni della circolare del Ministero della Salute n. 3787 del 31 gennaio 2021, sequenziando prioritariamente i campioni provenienti da: soggetti vaccinati contro Sars-CoV-2 che successivamente si infettano nonostante lo sviluppo di una risposta immunitaria al vaccino; soggetti in contesti ad alto rischio, quali ospedali nei quali vengono ricoverati pazienti immuno compromessi positivi a Sars-CoV-2 per lunghi periodi; casi di reinfezione; soggetti in arrivo da Paesi con alta incidenza di varianti Sars-CoV-2; in caso di aumento dell’incidenza o cambiamento nella trasmissibilità e/o virulenza dell’infezione in un’area; soggetti appartenenti a cluster per valutare la catena di trasmissione e/o l’efficacia di strategie di contenimento dell’infezione”.
Infine, è necessario “garantire strategie vaccinali che tengano conto della possibile minore protezione contro le infezioni da variante Delta dopo una sola dose di vaccino, dell’efficacia sostenuta della vaccinazione completa e della necessità di effettuare una vaccinazione completa contro Covid-19 il prima possibile, se è disponibile, negli individui a rischio di grave infezione“.