Ulteriore proroga delle modalità semplificate per lo Smart Working
Dall’inizio del periodo di emergenza legato al Covid-19 si stanno susseguendo le proroghe al Decreto del 1 Marzo 2020 che ha previsto la possibilità di instaurare il lavoro agile o smart working con procedura semplificata rispetto alla normativa (Legge n. 81/2017).
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 146 del 21 giugno 2021 è stata pubblicata la Legge n. 87 del 17 giugno 2021 di conversione, con modificazioni, del DL n. 52 del 22 aprile 2021 (anche definito “Decreto Riaperture”), che prevede un’ulteriore proroga, fino al 31 dicembre 2021, della procedura semplificata per le comunicazioni di lavoro agile e della possibilità di ricorrere a questa modalità di lavoro subordinato anche in assenza degli accordi individuali.
Smart working semplificato nelle aziende private
La semplificazione per le aziende del settore privato valida per il periodo di emergenza Covid prevede che:
- non è necessario l’accordo scritto controfirmato dal lavoratore: la comunicazione al lavoratore può essere fatta via mail specificando eventualmente il riferimento alla normativa (art. 4 del DPCM 1° marzo 2020 e dell’art. 1, comma 1, lett. n) del DPCM 4 marzo 2020).
- la comunicazione al Ministero del lavoro, fatta con deposito dell’accordo, viene sostituita da una dichiarazione autocertificata per singolo dipendente con i dati anagrafici e il codice fiscale del lavoratore, in cui va indicata come “data di sottoscrizione” quella di inizio dell’attività in regime di smart working, e con il riferimento all’articolo 2 del DPCM del 25 febbraio.
- l’informativa sulla sicurezza sul lavoro si può inviare al lavoratore con modalità telematica.
Smart working nel pubblico impiego
Il decreto Proroghe n. 56 del 30 aprile 2021 ha stabilito che fino alla definizione dei contratti collettivi del pubblico impiego, e comunque non oltre il 31 dicembre 2021, le amministrazioni pubbliche potranno continuare a ricorrere al lavoro agile secondo le modalità semplificate stabilite dall’articolo 263 del DL 34/2020 (il cosiddetto “decreto Rilancio”), ma senza essere vincolate al rispetto della percentuale minima del 50 per cento del personale e a condizione che l’erogazione dei servizi rivolti a cittadini e imprese avvenga con regolarità, continuità ed efficienza.
Smart working: casi particolari
Hanno diritto allo smart working i genitori (lavoratori dipendenti) con figli minori di 16 anni costretti a casa per:
- sospensione delle attività didattiche;
- per quarantena imposta dalle autorità sanitarie locali per contagi avvenuti in qualsiasi contesto;
- per infezione da Covid-19 che colpisca il minore stesso.
Riguardo invece i lavoratori fragili, a seguito del DL 41/2021, si proroga fino al 30 giugno 2021 la modalità di lavoro agile come modalità ordinaria e, ove non sia possibile, si dà copertura dei periodi di assenza come degenza ospedaliera.