Sicurezza e salute nel settore dell’istruzione: i principali pericoli
Gli istituti di istruzione, oltre a presentare i pericoli riscontrabili in qualsiasi altro posto di lavoro, possono presentare ulteriore aggravio dovuto alla presenza di personale, spesso inesperto e ignaro dei pericoli per la salute e la sicurezza e che rappresenta una potenziale causa di pericolo ulteriore.
Compito del datore di lavoro è quindi quello di effettuare un’analisi dei rischi, di adottare delle misure preventive e di controllo nonché quello di descrivere i rischi e i pericoli più comuni. Questi ultimi, possono essere di diversa natura e origine, tuttavia considerando quelli più frequenti possiamo ricordare:
Cadute e scivoloni:
spesso dovuti allo spazio limitato in cui i giovani si muovono. La valutazione dei rischi deve allora individuare le cause che possono condurre a questa tipologia di pericolo; in particolare deve considerare, a livello più generale, i fattori ambientali, organizzativi o di gestione; nello specifico, invece, deve valutare aspetti, quali ad es. il tipo di calzatura di cui si fa uso o problemi legati strettamente a fattori individuali (come personale portatore di handicap).
Manutenzione e riparazione di edifici:
punto fondamentale per garantire la sicurezza del personale e degli alunni è una buona collaborazione, tra la scuola e il contraente i lavori, che garantisca trasparenza e collaborazione. Compito della scuola è quindi impegnarsi a tenere a debita distanza gli alunni dalle aree di lavoro; allo stesso modo, il contraente deve essere consapevole del rischio maggiore che comporta lavorare presso un istituto di istruzione.
Anche le consegne vanno fissate in orari che non coincidano con l’entrata/uscita degli alunni, al fine di evitare il contemporaneo passaggio di studenti e mezzi di trasporto. Lo stesso vale per lavori di manutenzione quotidiana che non devono essere fonte di pericolo, pertanto deve essere garantita la conservazione di attrezzi e sostanze pericolose in luoghi sicuri.
Salute e sicurezza nei laboratori:
la frequenza dei laboratori espone gli alunni a rischi conseguenti all’uso di sostanze o macchinari pericolosi. In questo caso risulta di particolare importanza sia la formazione del personale, docente o studente, all’uso dell’attrezzatura, sia la buona gestione del laboratorio. Di particolare importanza risulta una regolare manutenzione e controllo dei macchinari; una corretta pulizia e ordine dei locali; la presenza di opportuna segnaletica e istruzioni sull’uso delle macchine/sostanze; l’esistenza di adeguate strutture di emergenza nonché una supervisione continua e sufficiente da parte degli insegnanti.
Disturbi muscoloscheletrici:
in un istituto di istruzione possono emergere tali disturbi a seguito del sollevamento dei bambini o in conseguenza di un lavoro prolungato al computer presso gli uffici scolastici. E’ opportuno in questo caso adattare l’attività lavorativa all’individuo, sostituire le fonti di pericolo con elementi innocui o meno pericolosi e, più in generale, elaborare una politica preventiva coerente.
Stress:
non lo si può definire come una malattia vera e propria, può tuttavia condurre alla manifestazione di veri disturbi fisici e mentali. Spesso l’insorgenza dello stress deriva da problemi di carattere organizzativo o da un eccessivo carico di lavoro. Come soluzione del problema si può ricorrere ad una consulenza esterna adeguata, a considerare misure che tengano conto delle esigenze personali o, in maniera più efficace, ad una adeguata analisi dei rischi e una costante azione preventiva.
Violenza:
possiamo definire la violenza come “tutti gli episodi di abuso, minaccia o aggressione verso una persona sul luogo di lavoro, pregiudicando la sua sicurezza, la sua salute, il suo benessere e la sua produttività”. Chi lavora nel settore dell’istruzione può essere soggetto a determinati episodi di “violenza” in quanto simbolo del sistema. Esistono situazioni in cui si è più a rischio: ad es. avere a che fare con bambini con particolari problematiche o lavorare fino a tardi in condizioni di isolamento.
Intimidazione:
diversamente dalla violenza, che ha origine esterna al gruppo di lavoro, l’intimidazione nasce all’interno del luogo di lavoro stesso, spesso fra colleghi, creando rischi per la salute e la sicurezza di chi la subisce. E’ bene allora migliorare l’ambiente lavorativo a livello psicosociale e diffondere una buona cultura contro l’intimidazione.