L’evoluzione della qualità nella formazione
La Qualità della formazione è un punto critico per il raggiungimento di superiori standard professionali anche nell’ambito delle formazione superiore. E’, quindi, importante disporre di sistemi di promozione e garanzia della qualità delle strutture, dei processi e dei prodotti degli enti pubblici e privati che, erogando formazione, creano e diffondono conoscenza. L’interesse degli operatori del sistema formativo, delle Parti Sociali e della Pubblica Amministrazione alla Qualità della formazione è notevolmente aumentato in questi ultimi anni anche a fronte di interventi legislativi, accordi tra le Parti Sociali, elaborazioni teoriche e metodologiche, unitamente al rapido sviluppo delle pratiche di valutazione, accreditamento e certificazione, assai diverse per struttura e gestione. In questo panorama così movimentato e in continua evoluzione, è nata dunque l’esigenza di poter effettuare :
una ricognizione delle metodologie e delle principali iniziative realizzate, anche al fine di poterne vagliare punti di forza e di debolezza,
l’elaborazione di modelli di valutazione, accreditamento e certificazione adatti alle esigenze delle diverse tipologie di enti di formazione e, soprattutto, in grado di stimolare una cultura della qualità nella formazione.
Tali punti si sintetizzano nello sviluppo di Sistemi in grado di monitorare e sviluppare la cultura della qualità a livello formativo come primo e importante passo verso la qualità aziendale.
Per convenzione è possibile classificare i Sistemi di Qualità a seconda della loro natura, individuando così sistemi volti a:
verificare e monitorare il livello della qualità
valutare la qualità,
accreditare,
certificare.
Di seguito è trattata una breve panoramica sulle tappe attraversate dalla Qualità nella scuola:
1997 il Governo istituisce la Commissione di studio per la creazione del Sistema Nazionale di Valutazione.
Sempre nel 1997, con la direttiva 307, il Ministero della Pubblica Istruzione istituisce il Servizio Nazionale per la Qualità dell’Istruzione (SNQI). Le linee d’azione del Servizio sono definite da un Comitato di Coordinamento interministeriale, mentre la realizzazione dei programmi è affidata al Centro Europeo dell’Educazione – CEDE con il supporto di BDP e IRRSAE e di un Comitato Scientifico designato dal Ministero.
Il CEDE in questi anni si è progressivamente specializzato sulla valutazione, conducendo, anche in ambito internazionale, ricerche sul tema. Con la direttiva n. 307 del 21 maggio 1997, presso il CEDE è stato istituito il SNQI – Servizio Nazionale per la Qualità dell’Istruzione e L’Archivio Docimologico per l’Autovalutazione delle Scuole (ADAS).
Con il Decreto Legislativo 20 luglio 1999, n. 258, il CEDE è trasformato in “Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell’istruzione“con funzioni di valutazione dell’efficienza e l’efficacia del sistema di istruzione nel suo complesso ed analiticamente.
In ambito universitario invece si è assistito alla seguente evoluzione:
Prima del 1993: attività della CRUI di sensibilizzazione alla cultura della qualità e della valutazione. L’attività della CRUI continua nel tempo (CAMPUS e SINAI).
Istituzione di Nuclei di Valutazione per il controllo interno (la legge 537/93): predispongono una relazione annuale che viene trasmessa al Ministero, al Consiglio Universitario Nazionale e alla CRUI, anche ai fini della successiva assegnazione delle risorse.
L’Osservatorio per la valutazione del sistema universitario, istituito il 22 febbraio 1996 con DM, deve presentare una relazione annuale sulla valutazione del sistema universitario italiano elaborata sulla base delle relazioni predisposte dai Nuclei di valutazione di ciascuna università e definire procedure e standard quantitativi e qualitativi per valutare i risultati relativi all’efficienza e alla produttività delle attività di ricerca e di formazione.
L’articolo 2 della Legge 19 ottobre 1999, n. 370 istituisce il Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario. Il funzionamento del Comitato, è stato disciplinato con D.M. 4 aprile 2000, n. 178 e la sua costituzione è stata disposta con D.M. 4 aprile 2000, n. 179.
In questo panorama legislativo-normativo si inserisce e trova la sua applicazione più profonda la nuova norma UNI EN ISO 9001:2000 che definisce i requisiti per la gestione dei Sistemi per la qualità . Consideriamo dapprima i principi di gestione per la qualità che la nuova norma impone:
Organizzazione orientata al cliente;
Leadership;
Coinvolgimento delle persone;
Approccio per processi;
Approccio di sistema;
Miglioramento continuativo;
Approccio alle decisioni basato sui fatti;
Relazioni di reciproco beneficio col fornitore.
Rispetto alla norma del ’94, si può rilevare quali sono le principali innovazioni nella ISO 9001:2000:
Semplificazione del quadro normativo;
Possibilità di non applicare alcuni requisiti di certificazione in funzione dell’attività dell’ente certificato;
Maggiore attenzione alla gestione per processi ed alla soddisfazione dei clienti;
Minore enfasi alla procedura documentale;
Maggiori prescrizioni per il miglioramento continuo;
Monitoraggio delle informazioni sulla soddisfazione ed insoddisfazione del cliente;
Richiesta di maggiori indicazioni sulla determinazione dell’efficacia dell’addestramento del personale;
Estensione delle misurazioni al sistema di gestione, ai processi ed al prodotto – servizio.
La nuova normativa ISO 9000: 2000 sembra, quindi, garantire maggiormente il cliente (e le altre parti interessate) sulla qualità della formazione e l’organizzazione certificata da un’eccessiva proceduralizzazione delle attività.
Ma cosa cambierà per quelle strutture che già hanno ottenuto la certificazione alla norma 1994?
Con tutta probabilità, per gli enti che hanno già ottenuto la certificazione con la precedente normativa, sono prevedibili costi di adattamento alla nuova normativa, costi che, tuttavia, non saranno elevati e che potrebbero addirittura essere trascurabili, nel caso in cui l’ente avesse strutturato ed attuato il sistema di qualità (ISO 9000:1994) orientandolo sui processi, la customer satisfaction ed il miglioramento continuo. In quest’ottica si assisterebbe ad un miglioramento significativo delle prestazioni dell’azienda-scuola in quanto gestita attraverso un sistema qualità più conforme e adatto alle esigenze di strutture di servizi quali gli enti formativi.