Via libera alla bozza finale della ISO 26000 sulla RSI
fonte: UNI
La strada sembra ormai spianata per la pubblicazione entro la fine dell’anno della norma ISO 26000. Questa è l’indicazione che scaturisce dalla ottava riunione plenaria del Gruppo di Lavoro ISO sulla Responsabilità Sociale (ISO/TMB/WG SR) che si è tenuta dal 17 al 21 maggio scorso a Copenhagen.
Il gruppo raccoglie una vasta platea di stakeholder: comprende infatti esperti ed osservatori provenienti da 99 paesi membri dell’ISO e da 42 organizzazioni internazionali. Le delegazioni sono composte da rappresentanti delle sei diverse categorie di stakeholder definite dallo stesso WG per garantire la massima consensualità dei contenuti del documento: Governi, Imprese, Lavoratori, Consumatori, ONG, altre organizzazioni di ricerca, servizi e supporto.
L’incontro nella capitale danese, in cui erano presenti circa 500 partecipanti compresi i rappresentanti di più di 40 Enti di normazione nazionale, ha dato il via libera alla versione FDIS (Final Draft International Standard) delle linee guida.
Il testo finale sarà redatto tenendo conto del consenso raggiunto nell’incontro della scorsa settimana sui quasi 2.500 commenti raccolti nella fase di inchiesta pubblica. La stesura avverrà nel prossimo mese, grazie a un ulteriore lavoro editoriale che prevede anche la traduzione nelle altre lingue più diffuse del globo (francese, spagnolo, tedesco, russo, arabo). Il voto formale da parte dei membri ISO si terrà tra agosto e settembre; secondo il calendario dei lavori, la pubblicazione della norma nella sua versione definitiva è prevista per gli ultimi mesi dell’anno 2010.
Il presidente dell’ISO/TMB/WG SR, il brasiliano Jorge E. R. Cajazeira, ha commentato con soddisfazione l’esito della riunione tenutasi a Copenhagen: “La ISO 26000 fornirà alle organizzazioni del settore sia pubblico sia privato un nuovo paradigma per operare in termini socialmente responsabili. Essa le aiuterà nel conseguire obbiettivi economici a lungo termine minimizzando costi sociali ed impatti nocivi sull’ambiente“.
Il vice presidente, lo svedese Staffan Söderberg, ha dichiarato: “È stato veramente un momento emozionante quando – raggiunto il consenso sulle 100 pagine del documento – 400 persone, tra esperti e osservatori, si sono alzati in piedi e hanno applaudito. Il Gruppo di Lavoro ISO ha raggiunto veramente un risultato straordinario ed è giunto il momento di metterlo a disposizione del mercato e di tutte le organizzazioni“.
Anche il Segretario Generale ISO, Rob Steele, parlando alla cerimonia di apertura della riunione di Copenhagen, ha voluto dare il suo tributo all’attività del Gruppo di Lavoro. Il processo di elaborazione della norma ISO 26000 testimonia infatti come, da un lato, un tema di così grande rilevanza come la responsabilità sociale non poteva che essere affrontato che con il più ampio coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, dall’altro che proprio il processo normativo era il solo in grado di garantire questa partecipazione vasta e democratica. In effetti il lavoro svolto dall’ISO/TMB/WG SR ha confermato la unicità del processo di redazione di questa norma e dei suoi contenuti di natura molto più “sociale” che tecnica, con la novità dell’identificazione delle categorie di stakeholder di provenienza dei delegati per garantire la massima rappresentatività.
Rob Steele ha voluto anche sottolineare come la ISO 26000 sia una linea guida che non contiene requisiti, e non sia quindi una specifica in conformità alla quale un organismo di parte terza possa rilasciare certificazioni. Sotto questo aspetto l’ISO sarà particolarmente attento e vigilerà affinché questo approccio sia chiaramente inteso e rispettato.
L’incontro è stato organizzato e ospitato dall’ente normatore danese (Danish Standards) e dal Ministero dell’Economia. Il Ministro, Brian Mikkelsen, ha voluto sottolineare il fondamentale passo in avanti compiuto con questa ottava riunione plenaria, grazie a un accordo globale sul significato e sulle pratiche della responsabilità sociale. Un punto di partenza condiviso per le organizzazioni di tutto il mondo che intendono operare in questo senso.
Diversi anni di esperienza UNI in materia, confermati dal coinvolgimento di numerosi importanti soggetti al tavolo della Commissione UNI “Responsabilità sociale delle organizzazioni”, hanno fatto sì che la delegazione italiana a Copenhagen fosse una delle più complete, composta da:
- Ornella Cilona – CGIL (Categoria LAVORATORI)
- Manlio De Silvio – Fondazione I-CSR (Categoria ONG)
- Alfredo Ferrante – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (Categoria GOVERNO)
- Lucina Mercadante – INAIL (Categoria GOVERNO)
- Angela Tanno – ABI (Categoria IMPRENDITORIA)
- Stefano Sibilio – UNI (Categoria NORMAZIONE)
Essendo ormai in chiusura di lavori si vuole però segnalare qui il contributo dato in sede ISO in passato anche da altri delegati italiani: Giuseppina De Lorenzo (Regione Toscana), Pia Valota (Associazione Consumatori Utenti) e prima ancora da Alessandro Bressan (I-CSR) e Sergio Valentini (Unioncamere).
Per il futuro l’ISO/TMB/WG SR ha condiviso una proposta – che verrà inviata al Technical Management Board dell’ISO – di creazione di un gruppo che si occupi di gestire il periodo post-pubblicazione della norma (PPO – Post-Publication Organization). Se la proposta viene accettata, l’Italia avrebbe un suo rappresentante in tale PPO, Ornella Cilona.
Inoltre l’ISO/TMB/WG SR ha chiesto al Consiglio ISO di mantenere pubblico l’accesso a tutti i documenti del gruppo di lavoro sia come testimonianza del lavoro fatto che come fondamentale fonte di informazioni.