Lo sviluppo del CSR nelle regioni italiane
Il fattore geografico esercita un influsso ridotto sull’orientamento delle imprese verso la CSR. A dimostrazione di questo, sono presenti tematiche della responsabilità sociale per le quali non esistono aree geografiche che si distaccano sensibilmente dalle altre.
Ad esempio, nelle misure a favore del personale, il vantaggio di Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna nei confronti di Nord-Est e Toscana è assai esiguo ed oltretutto è solo lievemente maggiore rispetto alle restanti regioni italiane. Al pari delle suddette misure anche la sensibilità ambientale è diffusa assai uniformemente su tutto il territorio nazionale. Esistono alcune disparità di limitata rilevanza, ad esempio tra i programmi maggiormente diffusi: in alcune aree sono prevalenti iniziative per lo sviluppo di fonti di energia alternativa ed altre azioni volte a ridurre le emissioni inquinanti o il rumore.
Queste differenze, tuttavia paiono riconducibili più che al fattore territoriale in senso stretto, ai macro-settori prevalenti in un dato contesto geografico.
La differenziazione esistente tra le aree geografiche, seppur lieve, può farsi risalire a due variabili:
il contesto socio-culturale;
il contesto giuridico-istituzionale.
Quanto al contesto socio-culturale si nota una maggiore sensibilità alla CSR nelle aree in cui si concentra il settore terziario e l’industria più evoluta, in cui hanno il loro quartiere generale le imprese a capitale straniero, nonché le imprese generalmente più aperte nei confronti dei mercati esteri. Per quanto riguarda la conoscenza degli elementi connessi alla responsabilità sociale, ad esempio, presentano valori sempre al di sopra della media Lombardia e Nord-Est. Un buon livello di conoscenza e di applicazione delle tematiche è presente anche nelle aziende del Lazio.
La seconda variabile rilevante è costituita dal contesto giuridico–istituzionale. Si vuole qui, in particolare, sottolineare il significativo influsso esercitato dalle norme di carattere locale: spiccano in proposito i provvedimenti di legge che incentivano l’adozione ora dell’uno ora dell’altro sistema di gestione connesso ad alcuni aspetti della CSR.
Nelle regioni che hanno emanato simili provvedimenti si è evidenziata, innanzitutto, una più elevata conoscenza dei fenomeni della responsabilità sociale d’impresa e, in secondo luogo, l’accelerazione del processo di adozione dei sistemi incentivati. Si fa riferimento, ad esempio, alla Regione Toscana, che attraverso un bando pubblico copre parte dei costi sostenuti dalle imprese per l’ottenimento della certificazione SA8000, e alla Regione Umbria, che ha previsto la creazione di un albo regionale delle imprese certificate (tali aziende godranno di vantaggi nell’assegnazione di concessioni autorizzative o per gli appalti di opere o servizi). Oltre a ciò, in Italia diversi comuni e province – attive nella Local Agenda 21 o promotrici degli EMAS territoriali – contribuiscono alla gestione delle problematiche ambientali da parte delle aziende operanti sul loro territorio.