La salubrità degli ambienti scolastici
Il titolo II del decreto legislativo 81/08 fornisce, parallelamente ai regolamenti di igiene locale, le caratteristiche che dovrebbero avere tutti i luoghi di lavoro e tra questi quindi anche gli istituti scolastici. Proprio al fine di verificarne e poi migliorarne la rispondenza, un progetto INAIL – MIUR ha indagato lo stato di “salute” di alcune scuole italiane monitorando i principali fattori di rischio/disagio: agenti biologici, agenti chimici, microclima, rumore, ergonomia degli arredi, radioattività naturale (radon); a seguito di tali rilievi sono stati redatti dei report tecnici a beneficio dei Servizi di Prevenzione e Protezione degli Istituti scolastici oggetto di indagine.
Pur tenendo conto che ogni ambiente di lavoro è oggetto della valutazione dei rischi, con relativo programma di miglioramento a carico del dirigente scolastico come previsto dagli articoli 17 e 18 del decreto 81/08, dall’indagine effettuata su alcune scuole campione, ne è emerso che l’attività scolastica avviene complessivamente in ambienti la cui qualità dell’aria è adeguata. Pur essendo a volte svolta in edifici storici la cui progettazione non teneva conto di questi parametri la qualità microbiologica risulta infatti accettabile e i livelli di contaminazione sono in prevalenza di tipo antropico.
Meno accettabile, a volte, sono invece i valori di anidride carbonica dovuti allo scarso ricambio d’aria e soprattutto ai parametri di affollamento che, proprio per la vetustà di molti edifici, non rispetta l’attuale riferimento di 1,8 metri quadri per studente.
Allo stesso modo il mancato rispetto degli standard progettuali attuali sono spesso causa di una scarsa qualità acustica all’interno di aule che, oltre a non garantire la presenza di arredi adatti alle attuali dimensioni antropometriche degli studenti, è spesso fonte di eccessivi livelli acustici dovuti anche alla mancanza di elementi fonoassorbenti.
Così come previsto dagli obblighi a carico del datore di lavoro inerente l’informazione e la formazione dei lavoratori, anche tra gli studenti, facendo seguito ad un’indagine conoscitiva da cui è emerso un buon grado di interesse, è stata realizzata e verrà portata avanti una campagna formativa teorica e pratica inerente le tematiche in esame.