Che cosa è il protocollo di sorveglianza sanitaria redatto dal medico competente ex D.Lgs. 626/94 ?
Il medico competente deve predisporre un protocollo di sorveglianza sanitaria in rapporto ai fattori di rischio definiti nelle fasi precedenti controllando che:
1) comprenda esami mirati e necessari a:
definire effetti precoci di alterazione o danno
definire correttamente il giudizio di idoneità alla mansione
constatare l’assenza di controindicazioni allo svolgimento dei compiti cui i lavoratori sono destinati
riconoscere eventuali tecnopatie
privilegiare esami integrativi semplici ed affidabili, non nocivi, non invasivi e il più possibile predittivi
2) correli bene con eventuali protocolli di sorveglianza sanitaria già definiti per alcuni comparti o rischi, proposti e validati dai smpil o descritti in letteratura
3) rispetti i vincoli di norme vigenti (dpr 1124/65, dpr 303/56, d.lgs 277/91, d.lgs 77/92, dpr 962/92, d.lgs 626/94).
4) rispetti i vincoli di eventuali prescrizioni dell’organo di vigilanza
5) correli con dati di eventuali indagini ambientali svolte
6) permetta di supportare la richiesta all’organismo di controllo di eseguire le visite mediche ad intervalli più lunghi o di essere esonerati dalle stesse (dpr 303/56), sulla scorta degli esiti della valutazione dei rischi e dei risultati degli accertamenti sanitari stessi.
Nella relazione sanitaria annuale, deve essere presente il protocollo di sorveglianza sanitaria scritto disaggregato per mansione o rischi specifici con indicazione delle periodicità dei ricontrolli sanitari e numero di lavoratori a cui e’ rivolto .