Corso Aggiornamento Macchine Movimento Terra
Obiettivo
Il corso dedicato ai lavoratori addetti alle macchine per la movimentazione della terra è un elemento chiave per assicurare la formazione adeguata e il rispetto delle normative vigenti nel settore. Secondo il D.Lgs.81/08 all’art.73 e l’accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012, è indispensabile che gli operatori di macchine movimento terra (MMT), quali Escavatori idraulici, Escavatori a fune, Pale caricatrici frontali, Terne e Autoribaltabili a cingoli, ottengano e rinnovino regolarmente la loro abilitazione specifica.
Il corso macchine movimento terra (MMT) fornisce non solo la formazione iniziale, ma sottolinea anche l’importanza dell’aggiornamento periodico. Questo aggiornamento è fondamentale per diverse ragioni. Innanzitutto, assicura che gli operatori siano sempre informati sulle ultime normative e sulle migliori pratiche del settore. La tecnologia e le metodologie di lavoro nel campo del movimento terra sono in continua evoluzione; di conseguenza, è essenziale che gli addetti rimangano al passo con questi sviluppi per garantire la sicurezza e l’efficienza nei cantieri.
Inoltre, i corsi di aggiornamento permettono agli operatori di rinfrescare le loro competenze pratiche e teoriche, riducendo il rischio di incidenti e migliorando la loro efficienza operativa. La frequenza raccomandata per l’aggiornamento varia a seconda delle normative regionali e aziendali, ma generalmente si consiglia di effettuare un aggiornamento ogni cinque anni.
Partecipando regolarmente al corso aggiornamento macchine movimento terra, gli operatori non solo mantengono la loro abilitazione, ma contribuiscono attivamente alla creazione di un ambiente di lavoro più sicuro e conforme alle norme vigenti. Questi corsi rappresentano un investimento nella sicurezza personale dell’operatore e nella responsabilità professionale dell’azienda, assicurando che tutte le operazioni di movimento terra siano condotte in maniera sicura e competente.
Modulo Tecnico (1 ore)
Dispositivi di comando e di sicurezza: individuazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, individuazione dei dispositivi di sicurezza e foro funzione.
Controlli da effettuare prima dell’utilizzo: controlli visivi e funzionali.
DPI specifici da utilizzare con le PLE: caschi, imbracature, cordino dì trattenuta e relative modalità di utilizzo inclusi i punti di aggancio in piattaforma.
Modulo Pratico (3 ore)
- Individuazione dei componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile, piattaforma e relativi sistemi di collegamento.
- Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, identificazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione
- Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della PLE, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza previsti dal costruttore nel manuale di istruzioni della PLE.
- Controlli prima del trasferimento su strada: verifica delle condizioni di assetto (presa di forza, struttura di sollevamento e stabilizzatori, ecc.).
- Pianificazione del percorso: pendenze, accesso, ostacoli sul percorso e in quota, condizioni del terreno.
- Posizionamento della PLE sul luogo di lavoro: delimitazione dell’area dì lavoro, segnaletica da predisporre su strade pubbliche, posizionamento stabilizzatori e livellamento.
- Esercitazioni di pratiche operative: effettuazione di esercitazioni a due terzi dell’area di lavoro, osservando le procedure operative di sicurezza. Simulazioni di movimentazioni della piattaforma in quota.
- Manovre di emergenza: effettuazione delle manovre di emergenza per il recupero a terra della piattaforma posizionata in quota.
- Messa a riposo della PLE a fine lavoro: parcheggio in area idonea, precauzioni contro l’utilizzo non autorizzato. Modalità di ricarica delle batterie in sicurezza (per PLE munite di alimentazione a batterie).
D.Lgs. 81/08 e s.m.i. artt. 37 comma 7 e 73
Accordo della Conferenza Stato-Regioni sulle attrezzature di lavoro del 22 febbraio 2012
Quali sono i macchinari?
1. Escavatori idraulici: macchina semovente a ruote, a cingoli o ad appoggi articolati, provvista di una strutturai superiore (torretta) normalmente in grado di ruotare di 360° e che supporta un braccio escavatore azionato da un sistema idraulico e progettata principalmente per scavare con una cucchiaia o una benna rimanendo ferma, con massa operativa maggiore di 6000 kg.
2. Escavatori a fune: macchina semovente a ruote, a cingoli o ad appoggi articolati, provvista di una torretta normalmente in grado di ruotare di 360° e che supporta una struttura superiore azionata mediante un sistema a funi progettata principalmente per scavare con una benna per il dragaggio, una cucchiaia frontale o una benna mordente, usata per compattare il materiale con una piastra compattatrice, per lavori di demolizione mediante gancio o sfera e per movimentare materiale con equipaggiamenti o attrezzature speciali.
3. Pale caricatrici frontali: macchina semovente a ruote o a cingoli, provvista di una parte anteriore che funge da sostegno ad un dispositivo di carico, progettata principalmente per il carico o lo scavo per mezzo di una benna tramite il movimento in avanti della macchina, con massa operativa maggiore di 4500 kg.
4. Terne: macchina semovente a ruote o a cingoli costituita da una struttura di base progettata per il montaggio sia di un caricatore anteriore che di un escavatore posteriore.
5. Autoribaltabile a cingoli: macchina semovente a cingoli, dotata di cassone aperto, impiegata per trasportare e scaricare o spargere materiale, con massa operativa maggiore di 4500 kg.